Il Papa ai presidenti di Bulgaria e Macedonia: l'Europa resti fedele alle sue radici
cristiane se vuole un futuro di libertà, pace e giustizia per tutti
Le celebrazioni in onore dei Santi Cirillo e Metodio, secondo il calendario giuliano,
sono state l’occasione della visita a Benedetto XVI di due delegazioni giunte dalla
Bulgaria e dalla Macedonia, in pellegrinaggio alla Tomba di San Cirillo, conservata
presso la Basilica romana di San Clemente. Le due delegazioni, guidate dai presidenti
dei due Paesi, sono state ricevute in due diverse udienze. Ce ne parla Sergio Centofanti.
Il Papa,
ricevendo le due delegazioni guidate dal presidente bulgaro Georgi Parvanov e dal
presidente macedone Gjeorge Ivanov, ha ricordato “l’opera evangelica e sociale” dei
due compatroni d’Europa, vissuti nel nono secolo e la cui “eredità spirituale ha segnato
la vita dei popoli slavi; il loro esempio – ha aggiunto il Pontefice – ha sostenuto
la testimonianza e la fedeltà di innumerevoli cristiani che, lungo i secoli, hanno
consacrato la loro esistenza alla diffusione del messaggio di salvezza, lavorando
nello stesso tempo alla costruzione di una società giusta e solidale”. Il Papa ha
quindi auspicato che il vecchio continente “resti fedele alle sue radici cristiane”.
“I valori della solidarietà e della giustizia, della libertà e della pace, oggi costantemente
riaffermati - ha sottolineato Benedetto XVI - trovano infatti ancora più forza e solidità
nell’insegnamento eterno di Cristo, tradotto nella vita dei suoi discepoli di tutti
i tempi”. La sfida che devono oggi affrontare i cristiani – ha proseguito – è proprio
quella di "conservare il patrimonio di ideali e valori” che santi come Cirillo e Metodio
hanno trasmesso con la parola e le opere. “Questo – ha concluso - è il più prezioso
contributo che i cristiani possono offrire per la costruzione di una Europa del terzo
millennio, che aspiri a un futuro di progresso, giustizia e pace per tutti”.