2009-05-20 15:18:01

Sri Lanka: festa nazionale per la fine della guerra contro le Tigri Tamil


E’ festa nazionale oggi in Sri Lanka per celebrare la fine della guerra contro i ribelli indipendentisti delle Tigri Tamil (Ltte), durata oltre 26 anni e che ha causato oltre 100 mila morti. In tutta l’area dei combattimenti risolutivi del conflitto l’Esercito regolare sta prendendo il controllo di ciò che rimane degli arsenali ribelli. Ieri è stato mostrato alla Televisione di Stato il corpo senza vita del leader della guerriglia. Il presidente dello Sri Lanka, parlando alla Nazione, ha sottolineato ieri la necessità di avviare un percorso di riconciliazione nazionale, in base al quale tutti i cittadini srilankesi avranno parità di diritti. Stefano Leszczynski ha intervistato Marzia Casolari docente di Storia dell’Asia, presso l’Università di Perugia.RealAudioMP3

R. - Proprio sul discorso dell’uniformità tra maggioranza e minoranza c’è una questione aperta. Quindi, l’unitarietà del Paese e la soluzione che si vuole dare al problema dei Tamil, assimilando i Tamil alla maggioranza cingalese. Dal 13mo emendamento della Costituzione dello Sri Lanka è prevista la devolution di poteri alle province a maggioranza Tamil. Su questo punto il governo di Colombo è sempre stato riluttante.

 
D. - Ci sono stati molti appelli da parte della Comunità internazionale che sono rimasti assolutamente inascoltati. Tuttavia il presidente ha fatto un’apertura abbastanza esplicita al ruolo che gli investitori internazionali possono giocare nelle zone dove è necessaria una ricostruzione. Come si può leggere questo passaggio, potrebbe essere anche un segnale di apertura?

 
R. – Credo che ora che il governo dello Sri Lanka ha perseguito e raggiunto il suo obiettivo che era quello di eliminare politicamente l’Ltte, credo che necessariamente il governo dello Sri Lanka possa anche abbandonare quell’atteggiamento di chiusura nei confronti delle sollecitazioni che provenivano dalla Comunità internazionale di assumere un atteggiamento più interlocutorio anche perché proprio dal quadro internazionale può venire qualche supporto, qualche aiuto nel dare soluzione al problema Tamil nello Sri Lanka.

 
D. - Si può dire che con la vittoria militare il problema, la questione, delle tigri Tamil, dei guerriglieri sia effettivamente risolto?

 
R. – Credo che il pericolo di una ricostituzione di quel movimento, con la forza che aveva prima, sia abbastanza remota. E’ più probabile che i militanti tamil possano diventare lo strumento che dia espressione al malcontento della popolazione qualora il problema tamil non venga risolto in modo adeguato.

 
D. – Tra l’altro una popolazione che per la gran parte, in questo momento, risulta sfollata in altre zone del Paese in condizioni di vita anche molto difficile...

 
R. – Sì, se non si dà una soluzione soddisfacente per questa parte della popolazione è possibile che monti un malcontento che poi possa trasformarsi in un conflitto, che si torni in qualche modo alle condizioni di tensione sociale che hanno preceduto l’inizio della guerra civile.







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