Domani a Palermo conferenza internazionale sulla tratta di persone
“Tratta di persone:dieci anni dopo la costituzione del comitato intergovernativo ad
hoc per l’elaborazione del protocollo di Palermo”, è il confronto che si aprirà a
Palermo, domani e venerdì prossimo, con la conferenza internazionale, promossa da
L'OIM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, in collaborazione con l’Unicri
(l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia),
l’Università degli Studi di Palermo e l’Aiccre (Associazione Italiana per il Consiglio
dei Comuni e delle Regioni d’Europa). Nel 2000 la città di Palermo aveva ospitato
la Conferenza internazionale per l’apertura alla firma della Convenzione delle Nazioni
Unite contro il Crimine Organizzato Transnazionale (Un Toc) e, in particolare, di
uno dei tre Protocolli aggiuntivi, sulla Prevenzione, Repressione e Contrasto della
Tratta di Esseri Umani. Lo scopo della conferenza di questo fine settimana è di accertare
lo stato attuale della ratifica del Protocollo, analizzare le sfide che l’applicazione
dello stesso comporta e promuoverne il processo di ratifica. Si indagherà anche sul
fenomeno della tratta nei suoi aspetti giuridici nazionali e internazionali. L’evento
è patrocinato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio
dei Ministri ed intende commemorare il decimo anniversario dell’inizio delle negoziazioni
che portarono all’elaborazione del Protocollo sulla Tratta, riunendo insieme proprio
coloro che nel 1999-2000 presero parte all’elaborazione della Convenzione e dei Protocolli
aggiuntivi. Prenderanno parte ai lavori della due giorni: Giusto Sciacchitano, Sostituto
Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Peter Schatzer Capo Missione dell’Oim
in Italia, Sandro Calvani, direttore dell’ UNICRI, il sen. Roberto Di Giovan Paolo,
Segretario Generale dell’Aiccre, Tana De Zuleta, Esperta dell’Osce diversi altri esperti,
nonché docenti universitari e rappresentanti di istituzioni governative, inter-governative
e non governative nazionali ed internazionali. In Italia, tra sfruttamento lavorativo,
sessuale, servitù domestica e altre forme di sfruttamento le vittime del fenomeno,
al centro della conferenza internazionale, sono migliaia: solo lo sfruttamento sessuale
registrerebbe un numero di vittime compreso tra le 29.000 e le 38.000 persone. Inoltre,
la tratta è spesso associata con fenomeni affini ma distinti come l’immigrazione irregolare,
la prostituzione o il lavoro sommerso e, dunque, presenta difficoltà di accertamento,
riscontrabili nel fatto che su oltre 1 milione di vittime stimate solo un’esigua percentuale
viene identificata, assistita e protetta e solo una media di 6mila perpetratori vengono
perseguiti ogni anno. (A.V.)