2009-05-15 14:59:02

Santuario dell’Annunciazione. Il Papa ai cristiani: abbiate il coraggio di restare in questa terra sull'esempio di Maria


La giornata di ieri si è conclusa con la celebrazione dei Vespri nella Grotta dell’Annunciazione, nel Santuario di Nazareth. Benedetto XVI ha incoraggiato ancora una volta i cristiani a rimanere in Terra Santa, indicando in Maria un esempio da seguire. Il Papa si è inoltre soffermato sul “mistero gioioso” dell’Incarnazione con il quale Dio è in entrato in una nuova permanente relazione con noi. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3  
 
(Ave Maria) “Avvenga di me secondo la tua parola”: il “sì” di Maria che ha cambiato la storia dell’umanità risuona ancora tra le rocce della Grotta dell’Annunciazione. E’ un luogo nascosto, “lontano dagli sguardi del mondo”, che Benedetto XVI visita con sentimenti di “profonda commozione”. Qui, in questa Grotta di Nazareth, rammenta il Santo Padre, “la Parola di Dio si è fatta carne ed è venuta ad abitare fra noi”. Il Papa rivolge, dunque, il suo affettuoso pensiero ai cristiani di Terra Santa e li incoraggia a trovare in Maria l’esempio per affrontare le difficoltà:
 
 
“In the State of Israel and the Palestinian Territories…”
“Nello Stato di Israele e nei Territori palestinesi – osserva il Papa – i cristiani formano una minoranza della popolazione”. A volte, riconosce, “vi sembra che la vostra voce conti poco. Molti dei vostri amici cristiani sono emigrati, nella speranza di trovare altrove maggiore sicurezza e migliori prospettive”. “La vostra situazione – rileva il Papa – richiama alla mente quella della giovane vergine Maria, che condusse una vita nascosta a Nazareth, con ben poco per il suo quotidiano quanto a ricchezza e ad influenza mondana”.Quindi, ha levato un’esortazione:
 
 
“Have the confidence to be faithful to Christ and to remain here…”
“Abbiate il coraggio di essere fedeli a Cristo e di rimanere qui nella terra che Egli ha santificato con la sua stessa presenza! Come Maria – ha proseguito – voi avete un ruolo da giocare nel piano divino della salvezza, portando Cristo nel mondo, rendendo a Lui testimonianza e diffondendo il suo messaggio di pace e di unità”. Benedetto XVI ha rinnovato il suo appello all’unità affinché la Chiesa nella Terra Santa possa essere riconosciuta come un segno di comunione con Dio e con tutto il genere umano:  
 
“Your unity in faith, hope and love is a fruit…”
“La vostra unità nella fede, nella speranza e nell’amore – ha detto ancora – è un frutto dello Spirito Santo che dimora in voi e vi rende capaci di essere strumenti efficaci della pace di Dio, aiutandovi a costruire una genuina riconciliazione tra i diversi popoli che riconoscono Abramo come loro padre nella fede”. Il Papa ha offerto quindi una appassionata riflessione sul Mistero dell’Incarnazione, una nuova Creazione, ha detto, in cui Dio si è unito con la nostra umanità creata ed è entrato in una “permanente nuova relazione con noi”:  
 
“The wonder of the Incarnation continues to challenge us…”
“Il prodigio dell’Incarnazione – ha affermato – continua a sfidarci ad aprire la nostra intelligenza alle illimitate possibilità del potere trasformante di Dio, del suo amore per noi, del suo desiderio di essere in comunione con noi”. Questo “gioioso mistero”, ha detto il Papa, ci dà "la sicura speranza che Dio continuerà a condurre la nostra storia”, che il suo amore ci renderà una cosa sola con Lui e ci riempirà con la sua vita. 
 
(Magnificat)







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