2009-05-11 15:44:02

La visita al Sito del Battesimo. Il Papa: promuovete il dialogo anche quando rivendicate diritti legittimi


Anche l’ultima tappa del Papa in Giordania, la visita al Sito del Battesimo e la benedizione delle prime pietre di due nuove chiese che sorgeranno in quell’area sulla riva del Giordano, è stata segnata da una grande festa e dalla presenza, non prevista, del Re Abdullah e della Regina Rania. Un gesto di rispetto e di cordialità che ha suggellato tre giorni di grande importanza per tutta la comunità araba cristiana di Giordania e della Terra Santa. Il servizio di Pietro Cocco.RealAudioMP3  
L’immagine è di quelle che rimangono a futura memoria. In modo del tutto inaspettato, ad attendere il Papa al Sito del Battesimo c’erano il Re Abdullah, la regina Rania e il Principe Ghazi che presiede la Commissione incaricata della preservazione e restauro del Sito. A bordo di una delle macchine elettriche preparate per l’occasione, i Reali di Giordania hanno accompagnato Benedetto XVI lungo tutto il percorso archeologico, sulla riva del Giordano, che segna il confine tra la Giordania e Israele, e dove l’evangelista Giovanni pose l’incontro tra il Battista e Gesù. Tutto è avvenuto in un clima di grande familiarità e cordialità; con il Re che è rimasto accanto al Papa anche nel momento in cui ha scoperto le due lapidi commemorative della sua visita in questo luogo e che verranno poste nelle chiese latina e greco-melkita di prossima costruzione.
 
Ed una grande gioia e festa ha poi segnato il momento della benedizione delle prime pietre delle due nuove chiese, accompagnato da una folla numerosa, che ha scandito a lungo il nome di ‘Benedetto in Betania’, insieme ai Patriarchi di Antiochia e di Gerusalemme, Gregorio III Laham e Fouad Twal, i loro ausiliari e gli Ordinari di Terra Santa. 
E gioia e coraggio sono stati i due sentimenti a cui si è riferito il Papa nel suo discorso rivolto ai presenti, in cui ha invitato i cristiani della Terra Santa ad essere pietre vive della Chiesa e costruttori di ponti tra le persone di diverse fedi e culture. La prima pietra di una chiesa, ha detto, è simbolo di Cristo. Egli è l’unico fondamento di ogni comunità cristiana, la pietra viva, che fa della Chiesa una comunità di vita nuova, una dinamica realtà di grazia, luogo di dimora per Dio: 
“We enter the Church through baptism.…
Entriamo nella Chiesa mediante il Battesimo. La memoria del battesimo stesso di Cristo è vivamente presente davanti a noi in questo luogo. E il Sacramento del Battesimo sarà particolarmente tenuto in considerazione dalle comunità cristiane che si raccoglieranno nelle nuove chiese”. 
Partecipare di questa realtà, può donare la gioia e il coraggio per crescere in quei nobili atteggiamenti, ha detto Papa Benedetto, che vanno sotto il nome di àgape, amore cristiano: 
“Promote dialogue and understanding in civil society,…
Promuovete il dialogo e la comprensione nella società civile, specialmente quando rivendicate i vostri legittimi diritti. In Medio Oriente, segnato da tragica sofferenza, da anni di violenza e di questioni irrisolte, i Cristiani sono chiamati a offrire il loro contributo di riconciliazione e pace con il perdono e la generosità”.







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