I vescovi delle Antille ribadiscono l'opzione preferenziale per i poveri e i giovani
I Vescovi della Conferenza Episcopale delle Antille (AEC), al termine della loro Assemblea
Plenaria celebrata alla fine di aprile, hanno diffuso un messaggio rivolto a tutto
il popolo di Dio intitolato “Discepoli e missionari di Gesù Cristo, affinché i popoli
abbiano vita in Lui”. Lo riferisce l’Agenzia Fides. Nel testo i Vescovi ricordano
la V Conferenza Generale celebrata nel maggio 2007 ad Aparecida (Brasile), che riunì
oltre 200 Vescovi dell’America Latina e dei Caraibi insieme a numerosi sacerdoti,
religiosi e delegati laici “in uno sforzo per costruire la comunione e la solidarietà
tra le Chiese locali e sviluppare una comune visione dalla Chiesa”. Inoltre, si legge
ancora nel Messaggio, “i Vescovi manifestarono il desiderio di dare un nuovo impulso
all’evangelizzazione per assicurare la crescita continua e la maturità nella fede”.
“La Chiesa dei Caraibi, in solidarietà e comunione pastorale con la Chiesa in America
Latina, ha accettato la sfida di formare discepoli e missionari in Gesù Cristo, affinché
i nostri popoli abbiano vita”, aggiungono i Vescovi, mentre ribadiscono che tutti
nella Chiesa sono chiamati ad essere discepoli e missionari, la qual cosa richiede
“un nuovo modo di pensare, di vedere e di agire. Richiede formazione per i chierici,
i religiosi e tutto il popolo di Dio al fine di compiere la missione loro affidata
con responsabilità e coraggio”. Per i Vescovi delle Antille, “Aparecida è un punto
di partenza della Nuova Evangelizzazione per i Popoli, che rafforza la scelta preferenziale
della Chiesa per i poveri e per i giovani e la impegna a difendere coloro che sono
deboli”. Considerano inoltre che Aparecida costituisce un appello ai leader per “difendere
la verità e rispettare la vita e la dignità di ogni persona”, mentre offre un contributo
“per la promozione della cultura dell’onestà che potrà guarire dalle piaghe di ogni
forma di violenza, degli arricchimenti illegali e della corruzione generalizzata”.
"Fratelli e sorelle - conclude il Messaggio - questa è la nostra ora come Chiesa,
un tempo di grazia ed una nuova Pentecoste. Non possiamo lasciarci sfuggire questa
opportunità. La visione deve trasformarsi in realtà. Da questo momento ascolteremo
numerosi riferimenti ad Aparecida e a ciò che significa per noi il nostro camminare
come Chiesa nelle nostre diocesi e nelle regioni”.