Proseguono nel Mediterraneo gli avvistamenti di barconi carichi di migranti mentre
è forte a polemica per il respingimento, due giorni fa, di 227 persone scortati in
Libia dalla Marina italiana. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha detto
oggi che la politica dei respingimenti continuerà nonostante le critiche. Sulla vicenda
era intervenuto ieri l'arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio
per i Migranti e gli itineranti. Il presule ha evidenziato l’importanza di tutelare
i diritti dei rifugiati, una richiesta sottolineata anche sulle pagine dell’Osservatore
Romano. Benedetta Capelli:
Sono due i gommoni
avvistati nelle ultime ore a sud di Lampedusa, a bordo dei quali si trovano decine
di migranti. Le autorità stanno provvedendo ai soccorsi. Si tratta dell’ennesima segnalazione
nelle acque del Mediterraneo: ieri, un altro barcone che trasportava 88 persone era
stato intercettato a dieci miglia dall'isola siciliana. Solo due giorni fa, la Marina
italiana aveva respinto 227 migranti, riportandoli in Libia. Un gesto che ha suscitato
accese polemiche, respinte dal ministro dell’Interno italiano, Roberto Maroni, che
ha parlato di una “nuova fase nel contrasto all'immigrazione clandestina''. In proposito,
è intervenuto mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per i
Migranti e gli Itineranti, che, in un’intervista all’Ansa, ha definito il rimpatrio
degli irregolari “una violazione delle norme internazionali sui diritti del rifugiato”.
Il presule, parlando a titolo personale, ha sottolineato la necessità di “rendere
operative le norme concordate”. Negare di fatto ai migranti il diritto alle cure e
all'’educazione per i figli, pena la denuncia - ha osservato - rappresenta “un’evidente
violazione dei diritti fondamentali della persona”. Infine, mons. Marchetto ha plaudito
all’appello lanciato dai movimenti cattolici che, in vista dell’approvazione del pacchetto
sicurezza, hanno chiesto un ripensamento sul reato di clandestinità. “Queste persone
- si legge in un comunicato congiunto - scontano gli eccessivi ritardi nei rilasci
e nei rinnovi del permesso di soggiorno”. I movimenti cattolici evidenziano poi “il
rischio di perdere i figli” per l’impossibilità di effettuare atti di stato civile.
Sul rimpatrio degli irregolari in Libia si è espresso anche l’Osservatore Romano,
che ricorda “la priorità del dovere di soccorso nei confronti di chi si trova in gravi
condizioni di bisogno”.