Si chiude a Czestochowa il Festival Internazionale di Musica Sacra
La musica sacra, ponte fra culture e religioni diverse. E’ l’idea che sottende il
XIX Festival Internazionale di Musica Sacra “Gaude Mater” che si chiude oggi a Czestochowa,
in Polonia. Promosso in occasione dell’Anno Paolino e del 200.mo anniversario dalla
nascita di Felix Mendelssohn-Bartholdy – riferisce la Fides - la manifestazione è
organizzata dal Centro di Promozione della Cultura “Gaude Mater”, sotto il patronato
del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale, del Presidente della Conferenza
Episcopale Polacca, dell’Arcivescovo metropolita di Czestochowa, mons. Stanisław Nowak,
e del sindaco della città polacca. L’evento, a cui partecipano 630 artisti da 16 Stati
- tra cui Polonia, Italia, Inghilterra, Austria, Stati Uniti d’America, Spagna, Ucraina,
Russia, Israele - è attualmente uno degli avvenimenti musicali più importanti nel
Paese ed anche una delle maggiori manifestazioni di musica sacra a livello europeo.
Al via il primo maggio, il Festival ha visto esecuzioni di grandi opere di musica
sacra e di musica proveniente da diverse decine di Paesi, accompagnate da seminari
scientifici, mostre d’arte, spettacoli e rappresentazioni interdisciplinari. Offerte
al pubblico anche esecuzioni di musica ortodossa, canto gregoriano e musica ispirata
alla cultura persiana. “Il nostro Festival è una presentazione delle opere della grande
musica sacra, spiega Małgorzata Nowak, direttore del Centro di Promozione della Cultura
“Gaude Mater” e direttore esecutivo del Festival. L’idea è quella di far avvicinare
le diverse culture e religioni tramite la presentazione della musica sacra tipica
delle diverse confessioni religiose. In omaggio al celebre compositore tedesco Bartholdy,
il Festival si conclude con l’esecuzione dell’Oratorio “Paulus”. (C.D.L.)