Appello dell'arcivescovo di Città del Capo contro la schiavitù contemporanea
“Come Chiesa di Città del Capo abbiamo il dovere di agire per aiutare le vittime del
traffico di esseri umani”. Così mons. Lawrence Henry, arcivescovo di Città del Capo
(Sudafrica), esorta i fedeli a prendere coscienza del dramma vissuto da milioni di
persone. Rivolgendosi ai fedeli con una Lettera intitolata “Letter to raise awareness
on human trafficking to all Parishes”, mons. Hanry definisce la tratta degli esseri
umani “un male che è presente in mezzo a noi”. Nel documento, che è stato inviato
all'Agenzia Fides, l'arcivescovo di Città del Capo ricorda che “ nel 2007 in tutto
il mondo, oltre 27 milioni di persone vivevano in stato di servitù forzata. Nell'intero
periodo della tratta degli schiavi che si è tenuta tra le due sponde dell'Atlantico,
25 milioni di persone sono state costrette in schiavitù. Oggi si stima che 12,3 milioni
di persone vengano trafficate ogni anno in tutto il mondo”. Un dramma- sottolinea
Mons. Henry- che ha spinto la Southern African Catholic Bishops Conference (SACBC)
a creare l'ufficio per la lotta alla tratta delle persone (CTIP), che ha elaborato
una strategia su quattro punti: la preghiera, la prevenzione, la protezione e la promozione.
“Come Chiesa locale di Città del Capo, abbiamo il dovere di agire” afferma mons. Henry,
che ricorda che “nel messaggio di Gesù è centrale l'insegnamento “Amerai il tuo prossimo
come te stesso”. L'arcivescovo di Città del Capo nota che “diversi nostri fratelli
e sorelle sono attirati con l'inganno nella nostra città con la promessa di un lavoro
ma in realtà sono portati qui per altri motivi, come la prostituzione, la pornografia
infantile, il lavoro domestico non retribuito e il lavoro agricolo, ecc”. Per affrontare
questa situazione, mons. Henry propone alcune linee guida: creare la consapevolezza
del problema e pregare nelle parrocchie per le vittime della tratta di esseri umani;
accogliere i forestieri e gli stranieri in modo che possano trovare una casa nelle
comunità parrocchiali; i gruppi parrocchiali per la “Giustizia e la Pace” si facciano
promotori di una legislazione sul traffico di esseri umani; creare o aderire a gruppi
già esistenti che si oppongono al previsto boom dell'industria giovanile del sesso,
prevista con i Mondiali di calcio che si terranno in Sudafrica nel 2010.