Tentativo di golpe militare in Georgia. Secondo il Ministero della difesa di Tbilisi
l’ammutinamento sarebbe stato coordinato da Mosca nella base di Mukhrovani a 20 chilometri
dalla capitale. Intanto, sono già scattati gli arresti per diversi ufficiali coinvolti
nella rivolta. Per saperne di più, il servizio di Marco Guerra:
Siamo riusciti
a sventare un colpo di Stato militare sostenuto e coordinato dalla Russia. È pesante
l’accusa dai massimi vertici georgiani nei confronti di Mosca. Secondo Il
Ministero della difesa, il complotto, partito da una rivolta militare nella base di
Mukhrovani, vede il coinvolgimento di ufficiali dell’ersercito georgiano,
già tratti in arresto, legati ai Servizi segreti russi. La rivolta sarebbe stata domata
senza spargimento di sangue, come ha dichiarato lo stesso presidente Saakashvili,
ma l’ammutinamento appare ancora più preoccupante se si considera che è avvenuto alla
vigilia dell'inizio delle esercitazioni della Nato, che cominceranno domani in Georgia
e che hanno rialzato la tensione tra l’Alleanza Atlantica e la Russia. Dal canto suo,
Mosca nega ogni coinvolgimento nel tentato colpo di Stato, minimizzando l’accaduto
come “l'agonia del regime di Saakashivili". È infatti altrettanto significativo il
fatto che solamente ieri l’opposizione aveva annunciato un periodo di mobilitazione
per chiedere le dimissioni del presidente georgiano. Ma al di là della ridda di smentite
e contro-smentite, sicuramente l’episodio alimenterà il livello della tensione nel
turbolento scacchiere caucasico.