Nel mese delle elezioni in India, campagna web contro le minoranze religiose
Una campagna per screditare le minoranze religiose e rinfocolare il nazionalismo religioso
negli elettori. In occasione della maratona elettorale per il rinnovo della Camera
bassa parlamentare e del governo, in India i partiti e i movimenti integralisti indù
hanno diffuso via web messaggi denigratori contro cristiani e musulmani. E’ ciò che
denunciano movimenti e associazioni cristiane indiane attraverso l’agenzia Fides,
che riporta le frasi raccolte su internet: “Vuoi forse che l’India sia convertita
del tutto in una nazione cristiana? Vuoi che gli indù siano del tutto emarginati?
Se non ti auguri tutto ciò, vota per i movimenti che difendono l’India come nazione
indù”. O ancora: “Vuoi che i talebani prendano il potere in India e che entri in vigore
la sharia? Vuoi che il terrorismo entri nella tua casa? Se la tua risposta
è no, vota i partiti indù”. Tutti slogan accompagnati da altre e più provocatorie
e minacciose affermazioni, come l’accusa ai cristiani di operare conversioni con l’inganno,
la frode o il denaro, approfittando soprattutto delle fasce di popolazione più povere
e meno istruite. Altrettanto forti le accuse ai musulmani indiani che, secondo gli
integralisti indù, sarebbero “avamposto dei talebani del Paese”, “difensori dei terroristi”
che vogliono sovvertire l’ordine costituito e far trionfare in India il credo di Maometto.
Un discorso che fa leva sui sentimenti di patriottismo, nazionalismo e orgoglio religioso
indù, e che invita i cittadini a mobilitarsi in massa per difendere la nazione indiana
e i credenti indù dai presunti attacchi delle altre comunità religiose. Secondo i
movimenti cristiani che contrastano la campagna (come il “Christian Secular Forum”),
essa “risponde esattamente all’ideologia radicale, condita di odio e falsità, che
nel recente passato ha acceso gli animi e causato i massacri dei cristiani in Orissa,
come dei musulmani in Gujarat”. La Chiesa cattolica sollecita tutti i cittadini a
partecipare alle elezioni, giacché il voto è un “sacro dovere di ogni cittadino”,
esercizio di coscienza utile a costruire un Paese migliore, dove regnino l’armonia,
la pace, la fratellanza. (C.D.L.)