Sarebbero incerti i dati ufficiali riguardanti la disoccupazione che comunque continua
a crescere. “Hanno avuto poco da celebrare e molto da temere i lavoratori asiatici
per il primo maggio di quest’anno” ha scritto ieri il sito web “Earthtimes”, specializzato
in notizie in materia. Difficile – informa il sito, ripreso dall’agenzia Misna –
disporre di statistiche ufficiali sulla situazione. Per la stampa asiatica nella Repubblica
Popolare Cinese sarebbero tra i venti ed i trenta milioni i lavoratori migranti che
hanno perso il lavoro, a causa della crisi globale. Numeri che farebbero lievitare
i disoccupati cinesi ad almeno 130 milioni di persone, il 10% della popolazione totale.
Il livello più alto dal 1980. In Vietnam il numero dei disoccupati sarebbe oggi cinque
volte quello del 2008, per un totale di 400mila persone soltanto nel settore dell’economia
ufficiale. Ma anche in molti altri Paesi asiatici: Taiwan, Corea del Sud, Filippine,
Singapore, Giappone, la disoccupazione aumenterebbe giorno dopo giorno. (A.V.)