Incontro della Comunità di Taizé a Vilnius, primo in una Repubblica ex sovietica
Per la prima volta la Comunità di Taizè promuove un incontro in una nazione dell’ex
Unione Sovietica. Si tratta del pellegrinaggio a Vilnius, in Lituania, che si concluderà
domenica prossima. Il numero dei partecipanti iscritti, senza contare quelli della
stessa Vilnius, è di diverse migliaia. Oltre che dalla Lituania, in tanti arrivano
dalle nazioni vicine: Polonia, Russia, Ucraina, Bielorussia, Lettonia ed Estonia.
Ma diversi giovani provengono da Stati più lontani, come, Olanda e Francia. Dall'inizio
dello scorso inverno per la preparazione dell'incontro, i giovani si sono riuniti
nelle trenta parrocchie di accoglienza della città e della regione circostante. Si
sono ritrovati per pregare insieme e per preparare l'accoglienza nelle famiglie. “Il
nostro ruolo nella preparazione - spiegano fratel Rob e fratel Jean-Marie, della Comunità
di Taizé, in un articolo pubblicato sull’Osservatore Romano - è stato di sostenere
questi gruppi e di incoraggiarli a stabilire legami con altri giovani del quartiere,
a fare appello a quanti possono dare il proprio contributo, ad acquistare fiducia
in se stessi”. “Dall'anno scorso, il centro diocesano dei giovani a Vilnius, responsabile
di gran parte della preparazione, sta elaborando per ogni mese un tema di riflessione
sulla fiducia: fiducia in Dio, nella sua bontà, nella gioia, nella sofferenza, fiducia
nel prossimo, fiducia in sé. Così i gruppi possono vivere un tempo di approfondimento
della fede”. “Molti giovani in Lituania - si sottolinea nell’articolo - si sentono
lontani dalla fede, ma un simile evento sembra rispondere a una vera aspettativa.
La passività e l'indifferenza, che si può a volte osservare nei giovani di numerose
nazioni, sono in Lituania ostacoli meno difficili da superare”. “Ma resta da vedere
- concludono fratel Rob e fratel Jean-Marie - cosa questo incontro susciterà e come
i giovani lo vivranno”. (A.L.)