2009-04-28 16:59:52

L'Ue al governo in Sri Lanka: proclami tregua umanitaria


A rischio i rapporti diplomatici tra la Svezia e lo Sri Lanka. Il governo di Colombo ha negato il visto al ministro degli Esteri di Stoccolma, Carl Bildt, che domani doveva recarsi nel Paese asiatico per una missione volta a favorire una tregua umanitaria. Per l’Unione Europea il gesto del governo cingalese è un “grave errore”. Resta intanto critica la situazione per gli oltre 50 mila civili, intrappolati nel nord del Paese, teatro dei combattimenti tra Tigri Tamil ed esercito. Il servizio di Benedetta Capelli:RealAudioMP3

“Senza alcuna spiegazione”. così, il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt ha spiegato il mancato permesso di Colombo per farlo entrare in Sri Lanka. Immediata la reazione di Stoccolma che ha richiamato per consultazioni il suo ambasciatore nel Paese asiatico. Nessun problema invece per il ministro degli Esteri britannico, David Miliband, e il suo omologo francese, Bernard Kouchner, componenti di una missione europea che ha lo scopo di fare pressioni sull’esecutivo per una tregua umanitaria. Quanto accaduto oggi segue la denuncia del responsabile per le questioni umanitarie dell'Onu, John Holmes, che non ha ottenuto il permesso del governo cingalese per inviare nelle zone di guerra un’equipe umanitaria. Intanto, la situazione nel nord del Paese resta grave anche se tacciono le armi pesanti. Almeno 50 mila civili sono ancora intrappolati nell’area, teatro di accesi scontri nelle scorse settimane tra le truppe regolari e le Tigri Tamil. Vengono poi definite “disumane” le condizioni degli oltre 200 mila profughi accampati in tendopoli di fortuna. Per affrontare l’emergenza umanitaria, oggi l’Unicef ha inviato 50 tonnellate di aiuti mediante un ponte aereo. L’agenzia delle Nazioni Unite parla di “una vera e propria catastrofe” soprattutto per i bambini che soffrono di “una disperata mancanza di cibo, acqua e forniture mediche di base”.







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