E’ ancora allarme per la febbre suina che continua a superare i confini del Messico
dove però sono progressivamente diminuiti i decessi sospetti. 4 i casi accertati in
Europa, 64 quelli negli Stati Uniti, 11 in nuova Zelanda. Dall’Ue nessun blocco all’importazione
di carne di maiale, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ridimensiona il
numero delle vittime ma ribadisce: l’allerta per il rischio pandemia resta. In Italia,
il ministro del Welfare Sacconi rassicura: il paese è in grado di fronteggiare un’eventuale
crisi ma non c'e' "nessuna ragione di allarmismi ingiustificati". Il servizio di Cecilia
Seppia .
Ma torniamo
alle caratteristiche di questa influenza e al suo grado di pericolosità. Salvatore
Sabatino ha intervistato Ilaria Capua, direttrice del Centro di preferenza per l’influenza
aviaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie: