Il cardinale Tarciso Bertone ad Alessandria per la festa della Madonna della Salve
“Nell’immagine della Madonna della Salve, noi contempliamo Maria Santissima sorretta
da Giovanni, e il dramma si svolge non davanti alla croce da cui pende il Figlio morto,
ma davanti ad una croce nuda, quasi asignificare che anche Maria, con la propria
sofferenza, partecipa al sacrificio, quasi sale anche lei in croce con suo Figlio”.
Sono queste le parole pronunciate oggi nel duomo di Alessandria dal cardinale Segretario
di Stato Tarcisio Bertone, in occasione della festa della Madonna della Salve. “La
sofferenza di Maria di fronte al Figlio che muore - ha spiegato il porporato - si
trasforma da lutto per la perdita dell'amato Gesù in doglie per la nascita di una
schiera innumerevole di figli, che, come Giovanni, la prenderanno nella loro casa,
cioè beneficeranno della sua materna protezione”.
“Per questo, pur nell'oscurità
dell'ora tragica sul Calvario, la scena già brilla della luce della vittoria e della
risurrezione visibile nella compostezza del volto della Madonna con gli occhi aperti
e la corona che adorna il suo capo”. Il cardinale Tarcisio Bertone ha ricordato infine
quanto la storia della città sia intessuta di testimonianze di scambio di affetto
tra la Madonna della Salve ed i suoi figli alessandrini. “E questa tradizionale familiarità
tra Maria ed Alessandria continua anche ai nostri giorni e coinvolge ancora non solo
la cerchia dei credenti praticanti, ma raggiunge anche coloro che vivono oltre la
soglia delle nostre Chiese, i quali sentono il richiamo della loro Madre e si uniscono
alla celebrazione della sua festività”. (A cura di Virginia Volpe)