2009-04-25 14:21:40

Grande fermento, in Giordania, per la prossima visita del Papa, la prima in un Paese arabo


Sono profonde le aspettative e le speranze che i popoli del Medio Oriente stanno coltivando in attesa della visita di Benedetto XVI in Terra Santa. In primo luogo, che essa possa incentivare il processo di pace e che - con la visita alla moschea Al-Hussein Bin-Talal e l’incontro con i capi musulmani e ebrei - si aprano nuove strade di dialogo interreligioso. Sul tema padre Rifa’at Bader, portavoce della visita, ha pubblicato il libro “Accoglienza e apertura” che illustra i rapporti tra il Vaticano e la Giordania. L’obiettivo, come riporta Asianews, è spiegare alla popolazione i rapporti diplomatici tra il loro Paese e la Santa Sede, introducendo i temi al centro della visita. Sulla stessa linea, numerosi articoli e servizi che stanno apparendo in questi giorni sui mezzi di comunicazione locale. Secondo i media arabi, la visita del Papa ha una grande importanza internazionale perché la Giordania è il primo Paese arabo nel quale si reca Benedetto XVI. Per dare un’ottima copertura della visita è stato creato un centro di comunicazione specifico, che accoglierà circa mille giornalisti, attrezzato con strumenti di nuova generazione. Intensa, inoltre, la preparazione dell’International Stadium di Amman, dove il Papa celebrerà la Messa, con un altare di 35 metri per 18, con al centro i simboli dei dodici apostoli. Ci si attende, infine, che la visita aiuti a promuovere il turismo in Giordania e si considera una vera opportunità per promuovere il turismo religioso, specialmente di pellegrini occidentali ponendo il Paese tra le destinazioni della Terra Santa. A tal fine il Jordan Tourism Board ha creato un sito web dedicato alla visita di Benedetto XVI in sei lingue: arabo, inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo. Vi si può accedere dall’indirizzo . (S.G.)







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