Il saluto delle comunità cattoliche di espressione ebraica al Papa
“In Israele cerchiamo di costruire la solidarietà, di offrire la nostra comprensione
e la nostra compassione, di partecipare pienamente alla costruzione di una società
libera e giusta e di amare i nostri vicini”. E’ uno dei passaggi di un messaggio –
reso noto dall’agenzia Sir - che i membri delle quattro comunità cattoliche di espressione
ebraica presenti in Israele, rivolgono a Benedetto XVI in vista del suo viaggio apostolico
in Giordania, Israele e Territori palestinesi. “Siamo ben consci delle sofferenze
delle popolazioni ebree ed arabe nella nostra regione – aggiungono - come membri della
Chiesa cattolica e come discendenti di Abramo in Israele, cerchiamo di rispettare
e di tenere in grande considerazione l’esistenza della gente con cui viviamo”. Nel
saluto, le comunità cattoliche di espressione ebraica ribadiscono il loro impegno
e “contributo all’unità ed alla pace in Israele” che consiste “in uno sforzo per vivere
le nostre vite come persone che portano amore e riconciliazione, sia a livello individuale
che di comunità”. “Viviamo nella speranza di essere testimoni del vero messaggio della
nostra fede – prosegue il messaggio - attraverso il nostro esempio personale e quello
delle nostre comunità cattoliche di espressione ebraica. Con Benedetto XVI, apriamo
i nostri cuori per condividere una vita pacifica e rispettosa sia con gli ebrei che
con gli arabi e con i nostri molteplici fratelli e sorelle cristiani. Crediamo – concludono
- che solo il potere dell’amore di Dio può cambiare i nostri cuori e farci trionfare
sul potere del peccato e della divisione… Dio solo può fare nuova ogni cosa”.(B.C.)