I vescovi cileni rinnovano la solidarietà alle popolazioni indigene
“Chiedo al Signore che benedica questo bellissimo progetto” ha detto ieri mons. Alejandro
Goic, presidente della Conferenza episcopale cilena e vescovo di Rancagua, in occasione
della visita al liceo tecnico “Guacolda” della città di Conchol, nel sud del Paese.
Mons. Goic si è recato insieme con altri tre presuli tra cui l’arcivescovo di Santiago
cardinale Francisco Javier Errázuriz. Questa scuola, intitolata a una figura cara
della popolazione aborigena, i “Mapuches”, è nata su iniziativa dell’Istituto Indigeno
con lo scopo di fornire educazione tecnica ai giovani di questo popolo che nonostante
i molti progressi e le misure a loro sostegno, continuano a lottare per un pieno
riconoscimento concreto della loro nazionalità. Il Liceo “Guacolda” offre istruzione
a 427 allievi e la stragrande maggioranza di loro sono figli di famiglie “mapuches”.
I vescovi cileni, riuniti nelle vicinanze per la loro 97.ma assemblea plenaria, hanno
inviato questa delegazione episcopale per esprimere un forte sostegno non solo alle
attività della scuola ma anche per sottolineare ancora una volta l’interessamento
specifico della chiesa cilena per questo popolo che, quasi nella sua totalità, si
riconosce nella fede cattolica. I presuli si sono intrattenuti a lungo con i dirigenti
scolastici e con gli studenti per poi visitare i laboratori e le biblioteche del Liceo.
Il cardinale Errázuriz, che ha dichiarato di “essere felice di poter prendere parte
a questa visita”, ha voluto ricordare il grande spirito religioso di questo popolo
che lui, nelle parrocchie della capitale, incontra soventemente poiché molti “mapuches”
emigrano verso le grandi metropoli dove spesso gli unici lavori che trovano sono quelli
domestici. Da parte sua, mons. Manuel Camilo Vial, vescovo di Temuco, la zona ove
si concentra la maggior presenza di “mapuches”, ha rilevato: “I vescovi cileni desiderano
esprimere al popolo mapuche la loro solidarietà, il loro affetto e la loro stima”.
Juan Jorge Faúndez ed Erna Beltrán, rispettivamente segretario esecutivo e direttrice
dell’Istituto Indigeno hanno ringraziato i vescovi per il loro gesto, nel desiderio
di rinforzare ancora di più i legami tra la Chiesa cilena e le diversi istituzioni
dei “mapuches”. (A cura di Luis Badilla)