L'Italia celebra il
64.mo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Per Andreotti, dal '44 nella
Dc, gli italiani dovrebbero interpretare questa data con partecipazione storica
e distacco politico. Grande fu l'apporto dato dalla Chiesa, ricorda il prof.
Giovagnoli, Cattolica, soprattutto alla popolazione locale. Dopo la liberazione
di Roma, il 4 giugno '44, tutta la città si riversò a Piazza San Pietro per ringraziare
Pio XII che, con la caduta del regime e dell'autorità morale del re, rimase l'unico
riferimento istituzionale. Per il prof. Lànchester, Sapienza, "il 25 aprile
non è una festa della divisione ma della democrazia che unisce e non divide".