Oggi in Terra Santa la tradizionale maratona della pace
Si svolge oggi in Terra Santa la tradizionale maratona della pace, Betlemme-Gerusalemme,
organizzata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport, con la collaborazione,
tra gli altri, del Pontificio Consiglio per i Laici, della Conferenza Episcopale Italiana
e del Centro Sportivo Italiano. L’iniziativa è inserita quest’anno nel calendario
degli eventi legati all’Anno Paolino. Costituisce la prima di tante tappe, che porteranno
la “fiaccola della pace” anche in Grecia, Malta, Italia, per giungere il 27 maggio
in Piazza San Pietro con il saluto del Santo Padre. Sul significato di questa gara
del tutto particolare, Giancarlo La Vella ha sentito Daniele Pasquini,
segretario generale del Centro Sportivo Italiano:
R. – Quest’anno
la maratona avviene in un momento molto particolare. Siamo venuti qui e ci sentiamo
quasi investiti della responsabilità di preparare il terreno all'imminente visita
del Santo Padre. E lo facciamo con un gesto molto semplice, proprio degli sportivi;
forse il gesto più semplice dello sport, che è quello della corsa. Correre, in qualche
modo, da pellegrini; quindi è una corsa non finalizzata a se stessa, ma alla pace.
Insieme ad israeliani e palestinesi si parte da Betlemme, attraversando i vari check-point
per arrivare a Gerusalemme.
D. – Quali sensazioni
nel riuscire a realizzare quel dialogo che invece sembra ancora lontano?
R.
– Sicuramente è una grande sfida provare a costruire la pace dal basso; al di là di
quelle che possono essere le difficoltà che la politica può trovare nel lavorare per
questo scopo, noi proviamo a farlo attraverso lo sport. Proviamo a farlo stando insieme,
attraverso un gesto semplice, concreto. Per un giorno in realtà diventa un gesto veramente
speciale. E' particolare per molti palestinesi che possono oltrepassare questo confine,
a loro vietato durante tutte le altre giornate, e venire a Gerusalemme a vivere una
giornata diversa.
D. – Quale ulteriore significato
dà all’iniziativa il fatto che avvenga nell’Anno Paolino?
R.
– Quest’anno la maratona Betlemme-Gerusalemme è la prima tappa di un lungo viaggio
che porterà la fiaccola della pace, ripercorrendo le orme di San Paolo: dalla Terra
Santa, poi la Grecia, Malta e la Sicilia, risalendo di corsa fino a Roma, dove ci
accoglierà il Santo Padre per benedire la fiaccola della pace.