2009-04-23 15:53:29

La croce della GMG: "vita nuova" per il mondo


“Abbiamo avuto testimonianze di guarigioni, di pace, di consolazione, di salvezza e di vita, perché questa croce non è soltanto un segno esteriore, è il segno del dono che il Signore vuole dare a ciascuno di noi, nel nostro cuore” dice padre Eric Jacquinet, nuovo responsabile della Sezione giovani del Pontificio Consiglio per i Laici. Presso il Centro San Lorenzo di Roma il sacerdote francese ha celebrato una messa, riferisce una nota dell’agenzia Zenit, a ricordo della consegna della Croce della Giornata Mondiale della Gioventù. Si chiudeva l’Anno Santo quando Giovanni Paolo II, affidava, venticinque anni fa, una croce di legno ai giovani, con queste parole: “Portatela nel mondo come segno dell’amore del Signore Gesù per l’umanità e annunciate a tutti che solo in Cristo morto e risorto c’è salvezza e redenzione”. “Ecco perché – continua Jacquinet – vogliamo rispondere alla chiamata di Giovanni Paolo II, che ci ha chiesto di portare questa croce al mondo. Sappiamo che è un mezzo molto semplice per andare al cuore della fede, cioè all'amore di Dio che ci ha donato la vita di suo Figlio e vogliamo fare questo dono al mondo, perché il mondo ha bisogno di ricevere questa speranza, questa vita nuova”. Conosciuta come la “Croce dell'Anno Santo” o anche come "Croce delle GMG", entrambe volute da Papa Woytjla: sia la Giornata della gioventù per riunire i giovani da tutto il mondo e sia la croce, simbolo di fede. Proprio nel 1984 volle erigerne una, alta 3,8 metri, vicino all’altare maggiore della Basilica di San Pietro. Al termine dell’anno giubilare, quando il Papa chiuse la Porta Santa, ha affidato quella stessa croce ai giovani affinché la portassero sui sentieri del mondo. Simbolicamente la diede in affido ai giovani rappresentati dal Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo di Roma, dove la croce è stata posta, quando non è pellegrina nel mondo. Novanta le diocesi visitate. Dapprima i giovani francesi la portarono nel proprio Paese, con un ingresso trionfale presso la cattedrale di Chartres. E da lì in Germania, nei Paesi Bassi. A Berlino, dove il Santo Padre aveva un incontro con i giovani del luogo, la Croce restò tutta la notte con i giovani raccolti in preghiera. In seguito toccò l’Austria ed il Belgio. E poi nuovamente a Roma e da Roma a Buenos Aires, Santiago de Compostela, Czestochowa, Jasna Góra, Denver, Manila, Parigi. Passando di mano in mano, da chiese a diocesi e movimenti, da un continente all'altro. “Può sembrare molto strano – ha concluso padre Jacquinet – che due pezzi di legno incrociati possiedano una forza così grande ma tutti coloro che hanno donato la loro fede e fiducia a Gesù, hanno ricevuto una grazia di consolazione e di pace”. (A.V.)







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