Intervento del cardinale Martino all’Università Gregoriana sulla crisi economica
Il momento della crisi sia momento di speranza. E’ il contenuto dell’intervento del
cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e
Pace, alla Pontificia Università Gregoriana dove, fino a domani, si tiene la conferenza
internazionale “Valori etici e sviluppo integrale della persona nel tempo della globalizzazione”.
“Concedere dei mutui casa – ha detto il porporato - sapendo della probabile insolvibilità
dei contraenti e vendere questi mutui all'interno di prodotti finanziari che passano
di mano in mano per motivi speculativi” è stata una forma di “strumentalizzazione
della speranza” e di una volontà “di volerla in qualche modo dominare e sfruttare:
una banca che vende in queste modalità un rapporto fiduciario con una famiglia, specula
sulla speranza”. Il cardinale Martino ha poi ricordato come si stiano riscoprendo,
in questo momento di crisi, le banche collocate sul territorio, “le casse rurali e
le banche di credito cooperativo, che concedono prestiti conoscendo la persona, la
sua famiglia e la sua storia”. Riscoprire ''l'importanza del microcredito, dei laboratori
artigianali che garantiscono i posti di lavoro anche nelle difficoltà e fanno da ammortizzatori
sociali - ha aggiunto - sono esempi di fiducia, di collaborazione e solidarietà: tutto
questo fa pensare che il momento della crisi debba essere anche il momento della speranza”.
Infine il presidente del Pontifico Consiglio Giustizia e Pace ha sottolineato ''l'esigenza
di promuovere una cultura della legalità'' cui devono contribuire i fedeli laici e
anche le associazioni di ispirazione cristiana, per combattere ''ogni forma di corruzione
che disattende le regole della giustizia e afferma la logica del più forte, inducendo
inesorabilmente a una cultura dell'illegalità''. A conclusione dell’intervento il
porporato ha sottolineato quanto sia importante “il primato della persona sulle istituzioni
economiche e politiche, poiché esse esistono per la persona e per la sua integrale
promozione e non viceversa”. Un principio che, se tradotto in termini di cultura sociale,
economica e politica “deve affermare che le istituzioni trovano la loro finalita'
nella promozione e nella difesa dei diritti fondamentali'' della persona, che ''costituiscono
una norma oggettiva alla base del diritto positivo e che non può essere ignorata dalla
comunità politica”.(B.C.)