Congo: il nunzio apostolico invita i cristiani ad impegnarsi per la giustizia e la
pace
Una celebrazione eucaristica domenica scorsa nella Chiesa del Sacro Cuore di Gombe
e un cocktail lunedì con diverse personalità del mondo politico, diplomatico, religioso
e civile: hanno festeggiato così i cattolici della Repubblica Democratica del Congo
il quarto anniversario di pontificato di Benedetto XVI. “Mio auspicio è che questo
momento di distensione e di amicizia generi in ciascuno di noi uno slancio supplementare
di impegno a favoro di coloro che soffrono o vivono situazioni di scoraggiamento –
ha detto il nunzio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo mons. Giovanni
d’Aniello – perché siamo capaci di continuare ad apportare loro il sostegno di cui
hanno bisogno, perché anche loro possano vivere una vita degna e conforme alle aspirazioni
di ogni persona umana”. Durante la serata il nunzio ha inoltre ricordato le parole
pronunciate dal Papa nel suo incontro con i vescovi africani a Yaoundé, in Camerun:
“Questo continente è stato santificato dallo stesso Signore Gesù Cristo. Dovere esserne
fieri! Meditando ed approfondendo questa costatazione, i popoli africani possono trovare
le forze sufficienti per far fronte al loro quotidiano, talvolta difficile, e potranno
così scoprire immensi spazi di fede e di speranza che li aiuteranno a crescere in
Dio”. Infine mons. d’Aniello ha lanciato un appello perché “ciascuno, secondo le proprie
capacità e il ruolo che gli è proprio, possa contribuire al consolidamento di un clima
favorevole alla giustizia e alla pace, elementi indispensabili per la costruzione
di un mondo migliore”. “La Chiesa – ha concluso il nunzio apostolico – continuerà
ad operare per promuovere l’uguale dignità delle donne e degli uomini sulla base di
una armoniosa complementarietà, sempre impegnata nel cammino della verità, dell’integrità,
del rispetto e della solidarietà”. (T.C.)