Cina: è morto padre Francesco Tan Tiande, 30 anni in carcere per la fede
All’età di 93 anni è scomparso stamani padre Francesco Tan Tiande, una delle personalità
più stimate e conosciute della diocesi cinesi di Guangzhou, che ha trascorso 30 anni
in carcere ai lavori forzati ma non ha mai perduto la gioia della fede. Dopo l’ordinazione
sacerdotale avvenuta nel 1941 – riferisce Asianews – venne incarcerato nel 1953 a
causa della sua fede, e mandato in un campo di lavori forzati nel nord-est della Cina.
Condannato al carcere a vita, il suo temperamento mite indusse i giudici ad una riduzione
della pena. Molto toccanti i suoi resoconti, pubblicati in un diario, che riferiscono
della sofferenza vissuta. “La gente – scriveva padre Francesco - potrebbe chiedersi
come io abbia potuto sopravvivere in queste condizioni tremende. Per chi non crede
è un enigma senza soluzione. Per chi ha fede è la volontà di Dio”. Il religioso raccontava
di aver mangiato per molto tempo erbe selvatiche e la corteccia degli alberi, di aver
conosciuto da vicino le azioni brutali dei compagni. “Non so quante volte – riferiva
padre Francesco - ho pensato di farla finita. Ma proprio al momento cruciale vedevo
Gesù sulla croce che mi guardava con occhi misericordiosi e lo sentivo dire: O uomo
di poca fede! Dubiti forse che io ti ami?”. Il sacerdote ricordava anche le punizioni
subite perché non rinunciava a farsi il segno della Croce. “Avevo paura di dimenticare
che tutto mi veniva dalle sue mani – scriveva - che tutto era segno di amore, che
tutto mi era donato perché io divenissi una persona che sa amare”. Nel 1983 padre
Francesco ottenne il permesso di ritornare a Guangzhou, dove ha vissuto come sacerdote
aiutante della cattedrale, amato da fedeli cristiani e non cristiani. (B.C.)