Messaggio di pace del Consiglio ecumenico delle Chiese del Congo-Brazzaville
“Il Consiglio ecumenico è convinto che ogni problema fra gli uomini o nella società
può trovare una soluzione nel dialogo o nella concertazione, sempreché ciascuno vi
metta la buona volontà e il rispetto dell’altro”: è quanto si legge nel Messaggio
di pace del Consiglio ecumenico delle Chiese cristiane del Congo pubblicato la settimana
scorsa, dopo l’apertura a Brazaville di una consultazione in preparazione delle elezioni
presidenziali. Maggioranza, opposizione e rappresentanti della società civile si sono
incontrati al Palazzo del Parlamento per una consultazione cittadina per affrontare
le questioni legate all’organizzazione del voto. “Questa consultazione è, per noi,
un dono del cielo, – scrive il Consiglio ecumenico – un alto luogo di riflessione,
di meditazione, di dialogo costruttivo, di tolleranza, di libertà d’espressione e
di coscienza, di rispetto di sé e degli altri, di preghiera per andare incontro alla
pace, all’amore alla giustizia e alla verità”. Nel messaggio viene sottolineata anche
la “necessità di preservare la pace e l’unità nazionale, al di là delle divergenze
politiche e della pluralità delle opinioni che caratterizzano la vita democratica
della … nazione, particolarmente durante i periodi elettorali in cui le passioni si
scatenano”. “Che ciascuno si sforzi di essere fedele al Signore – affermano i rappresentanti
del Consiglio ecumenico delle Chiese cristiane del Congo – di impegnarsi nella costruzione
del nostro Paese, in piena solidarietà con i suoi fratelli”. Il messaggio specifica
poi che il triste passato del Paese “deve far prendere coscienza, a ciascun attore
politico, che la virtù che gli si impone, dinanzi al suo popolo, è l’umiltà”. “Occorre
essere umili – prosegue il messaggio – poiché tanti torti causati al popolo condannerebbero
a non presentarsi ancora dinanzi allo stesso, per sollecitarne la fiducia”. “Parliamo
dicendo la verità, cercando l’unità, purificando le nostre intenzioni, lavorando per
il progresso e la prosperità della nostra nazione – proseguono i leader religiosi
– la pace esige un pensiero comune, un lavoro in equipe, un’apertura di spirito, uno
sguardo amorevole, un’ampia veduta delle cose. Tutto ciò – conclude il messaggio –
ci permetterà di organizzare le nostre elezioni nella verità, nella trasparenza, nella
legalità e nel rispetto delle regole della democrazia”. (T.C.)