Cuba: celebrazioni per il quarto anniversario di Pontificato di Benedetto XVI
Lunedì scorso nella cattedrale dell’Avana, a Cuba, è stato ricordato il quarto anniversario
del pontificato di Benedetto XVI con una concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo
della capitale, cardinale Jaime Ortega. Numerosi vescovi presenti, sacerdoti, religiose
e centinaia di fedeli hanno inoltre salutato mons. Luigi Bonazzi, nunzio apostolico
nel Paese dal 13 maggio 2004. Alla Messa ha preso parte, oltre a membri del Corpo
diplomatico, anche la signora Caridad Diego, Capo dell’Ufficio per gli affari religiosi
del Partito comunista di Cuba. E’ stato proprio il nunzio a pronunciare l’omelia,
dedicata al magistero di Benedetto XVI e alle priorità pastorali da lui indicate alla
Chiesa cattolica all’inizio del terzo millennio. Mons. Bonazzi ha anche ripercorso
questi suoi cinque anni a Cuba al servizio del Santo Padre dichiarandosi “commosso,
soddisfatto e grato”. “Come fanno tutti i cubani – ha detto - anche io sono andato
al Santuario di Nostra Signora del Cobre per incontrare la Madonna della Carità. Ai
suoi piedi, in quanto Madre di tutti i cubani, ho deposto tutto quanto ho saputo realizzare
nell’adempimento della mia missione come rappresentante del Papa in questa nazione”.
“Al suo cuore – ha aggiunto - ho affidato i vescovi, i sacerdoti, le religiose, le
famiglie, i prigionieri, i giovani, i malati, gli universitari, gli operai, gli artisti
e le autorità di questo Paese. Vi porto tutti nel mio cuore”. Precedentemente, il
cardinale Jaime Ortega aveva detto che “la Chiesa a Cuba ricorda sempre con gratitudine
tutti i nunzi”. Anche mons. Bonazzi – aveva aggiunto – “occuperà un posto importante
nell’animo di tutti”. Durante l’omelia, il nunzio Luigi Bonazzi si è inoltre complimentato
con la Chiesa cubana per le molte cose che ha fatto e fa ogni giorno, al servizio
della nazione, e in particolare dei più deboli. Al riguardo, il Nunzio ha voluto ricordare
le situazioni vissute a causa degli uragani come “momenti in cui questa chiesa è diventata
un’enorme processione di carità (…) per unire alla giustizia la misericordia, il perdono
e la rinconciliazione e per dar accoglienza a tutti, senza nessun distinguo o discriminazione”.
Con riferimento al suo lavoro con le autorità cubane in questi anni, e ricordando
le molte riunione realizzate, il nunzio ha detto di conservare “un profondo e grato
ricordo” e, al termine, ha definito “un dialogo sincero e costruttivo” il rapporto
esistente, augurandosi che si possa continuare su questa strada. (A cura di Luis
Badilla)