Costa d'Avorio: mons. Kutwa invita i cristiani ad un maggior impegno sociale
Bilancio positivo per il primo Salone internazionale della fede e delle opere che
si è concluso la settimana scorsa ad Abidjan, in Costa d’Avorio. A chiudere la manifestazione
l’arcivescovo della diocesi mons. Jean Pierre Kutwa che ha sottolineato il buon esito
della manifestazione cristiana con i suoi stand espositivi e i pannelli di formazione.
Gli allestimenti avevano lo scopo di far comprendere che è possibile vivere “mano
nella mano”, come anche il tema della manifestazione voleva sottolineare con lo slogan
“Date loro voi stessi da mangiare”. Per il presule il cristiano non può non vedere
la miseria del mondo, non può confondersi tra la gente senza apportare un contributo
specifico nel proprio ambiente. Secondo mons. Kutwa questo primo Salone della fede
è stato un modo per far sì che i cristiani portino il bagaglio della loro fede in
tutto ciò che intraprendono, soprattutto nel mondo degli affari in cui si inganna
facilmente l’altro. Sulla stessa linea si è espresso il reverendo Jean-Baptiste Nielbien,
presidente dell’Alto consiglio protestante ed evangelico, che ha sottolineato l’importante
ruolo della Chiesa nello sviluppo dell’Africa. Tra gli obiettivi della manifestazione
la mobilizzazione di tutte le denominazioni cristiane, di pastori, intellettuali e
dirigenti al fine di promuovere un progetto di legge che porti ad una Carta delle
Confessioni religiose in Costa d’Avorio. (T.C.)