Israele oggi si è fermata per ricordare le vittime della Shoah
Alle 10 di questa mattina tutto Israele si è fermato per due minuti per commemorare
la Shoah: persone immobili per le vie delle città, lavori sospesi, macchine ferme
per le strade . Un lungo suono di sirena ha accompagnato il momento che ogni anno
Israele dedica al ricordo delle vittime del nazismo. Il tema dell’Holocaust Martyrs’
and Heroes’ Remembrance Day di quest'anno è ”I bambini nell'Olocausto”. Ad esso vengono
dedicate manifestazioni nello Stato ebraico e in diversi Paesi del mondo. Si calcola
che delle 6 milioni di vittime della Shoah, circa 1 milione e mezzo siano bambini.
Alla vigilia della giornata mons. Antonio Franco, nunzio apostolico della Santa Sede
in Israele, ha affermato che “la Shoah è qualcosa che non può essere messa in discussione
in alcuna maniera. Essa è per tutti un ricordo ed uno stimolo a creare quelle condizioni
necessarie ad evitare queste aberrazioni”. Allo Yad Vashem - riferisce l'agenzia AsiaNews
- le celebrazioni di oggi si sono aperte con il programma dedicato ai ragazzi in cui
alcuni sopravvissuti hanno portato la loro testimonianza a gruppi di studenti. Dopo
i due minuti di silenzio e la cerimonia con le autorità, cui hanno partecipato le
massime cariche dello Stato israeliano, nella Hall of Remembrance è stata data lettura
pubblica dell’elenco completo dei nomi delle vittime dell’Olocausto. Lo stesso è avvenuto
alle 11 nella Knesset, il parlamento israeliano. Nella cerimonia di apertura delle
celebrazioni, svoltasi ieri sera, il premier Binyamin Netanyahu ed il presidente Shimon
Peres hanno condannato l’intervento del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad alla
conferenza sul razzismo in corso a Ginevra. Peres si è detto “profondamente indignato
“ delle dichiarazioni anti-semite del leader di Teheran e le ha definite “una disgrazia
deplorevole”. Netanyahu ha affermato che “la più alta responsabilità dello Stato di
Israele” è di non premettere che “chi nega l’Olocausto possa perpetrarne in futuro
un altro ai danni del popolo ebraico”. (R.P.)