Iraq: ancora violenze sui cristiani. Uccisi tre mandei
Nonostante un relativo miglioramento delle condizioni di sicurezza, in Iraq non si
fermano le violenze nei confronti dei cristiani. Le ultime vittime sono tre mandei,
(un'antica comunità gnostica nota con il nome di cristiani di san Giovanni Battista)
uccisi in un agguato domenica scorsa, a seguito del quale sono inoltre rimasti feriti
altri tre fedeli della comunità di Baghdad, fra cui un bambino di sette anni. I tre
– si legge in un comunicato diffuso dal rettore dei mandei e citato dall’Osservatore
Romano – sono stati uccisi da gruppi anonimi che hanno fatto irruzione all’interno
del negozio nel quale lavoravano. L’episodio è avvenuto a Tobji, nel distretto della
capitale irachena. La comunità mandeana ha risposto a questo ennesimo attacco inviando
una lettera al primo ministro iracheno, Nuri al Maliki, nella quale si esorta il governo
ad individuare e punire i responsabili di questi efferati episodi, per porre fine
alle continue violenze fisiche, rapimenti e uccisioni che hanno portato all’emigrazione
di decine di migliaia di cristiani. Proprio nei giorni scorsi il vice presidente iracheno,
Abdul Mahdi, ha esortato la minoranza cristiana a non abbandonare il Paese e ha chiesto
l’aiuto della comunità internazionale per proteggerla dagli estremisti. Secondo numerosi
leader religiosi cristiani, 200mila degli 800mila cristiani che vivevano in Iraq prima
della seconda Guerra del Golfo, sono stati costretti ad abbandonare il Paese. (M.G.)