2009-04-20 16:57:51

Camerun: mons. Bakot invita i fedeli a far tesoro delle parole pronunciate dal Papa


“Le parole pronunciate dal Santo Padre in terra camerunense impegnano l’avvenire del nostro Paese e del continente africano”: così scrive “L’Effort Camerounais” dopo la visita di Benedetto XVI in Camerun. Una visita nel corso della quale, ha detto mons. Victor Tonye Bakot, arcivescovo di Yaoundé nell’omelia pronunciata il giorno di Pasqua nella cattedrale di Nostra Signora delle Vittorie, il Papa ha ribadito che “il messaggio cristiano deve essere portatore di speranza e conforto” in un contesto minato dai flagelli della sofferenza, della corruzione e dall’abuso del potere. Mons. Bakot ha anche sottolineato come la “vitalità e il dinamismo” della Chiesa cattolica romana del Camerun siano emerse tanto da iscriversi nella storia della visita pastorale di Benedetto XVI. “L’Effort Camerounais” invita adesso ciascuno, “alla luce delle parole del Papa, ad impegnarsi per la giustizia, la riconciliazione e la pace”. Ricordando poi la consegna dell’Instrumentim Laboris della seconda Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi dell’Africa, il periodico della Conferenza episcopale del Camerun sottolinea che attraverso di essa il Papa “invita implicitamente ogni cristiano ad apportare la propria pietra nel vasto cantiere della ricostruzione della pace, della giustizia e della riconciliazione” e che “è importante … andare oltre la superficialità e l’entusiasmo che spesso circondano i grandi eventi, per far fruttificare sul piano ecclesiale e sociale gli insegnamenti di Benedetto XVI”. “Il Santo Padre ci interpella sul senso della famiglia, la fedeltà nel matrimonio, il dialogo interreligioso, il senso della sofferenza – scrive L’Effort Camerounais – dopo la visita del Papa è venuto il tempo dell’azione, della meditazione dei suoi insegnamenti: lavorate per eliminare l’ingiustizia, la povertà e la fame”. (T.C.)







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