2009-04-18 15:18:05

Notte del Sacro nelle chiese di Brescia


Si chiama “Notte nel Sacro” e propone percorsi in cui l’arte ispirata al tema religioso offre sintesi di rara intensità. E’ l’iniziativa promossa dall'Unità Pastorale delle parrocchie del centro storico di Brescia, insieme all’amministrazione comunale, al via stasera, dalle 18.30 a mezzanotte, in dieci chiese cittadine. Ce ne parla Claudia Di Lorenzi:RealAudioMP3

(Musica)

 
Oltre il pregio della perfezione estetica, il valore di un messaggio universale, affidato alla bellezza delle linee, l’armonia delle note, l’efficacia della messa in scena. E’ la sintesi sublime offerta dalla rappresentazione del Sacro, nella pittura, nella musica, nel teatro, vertice fra i vertici dell’espressione artistica. Un’esperienza resa fruibile nelle chiese del centro storico di Brescia, dove corridoi e navate, absidi e cappelle si fanno ideale palcoscenico per cori gospel e canti gregoriani, inni mariani e rappresentazioni teatrali, e poi monologhi, letture di testi sacri ed esposizioni di dipinti, sculture e monumenti. L’iniziativa “Notte nel Sacro” intende così valorizzare il patrimonio storico, culturale e religioso custodito in alcune fra le più belle chiese cittadine, che per una notte parlano di fede nel linguaggio dell’arte. Mons. Gabriele Filippini, prevosto della chiesa di san Nazaro e Celso, spiega come nasce l’iniziativa:

 
“Ci eravamo accorti che la visita dei turisti era motivata principalmente da motivi puramente artistici ignorando il grande patrimonio di fede che si nasconde dietro ogni tela e ogni statua, ignorando, a volte, anche un messaggio catechistico molto fresco. Abbiamo pensato, quindi, a questa notte, che permette di vedere opere d’arte, ma non ignorando nemmeno che sono nate per la preghiera, per la fede e per la catechesi”.

Un’iniziativa che si unisce alla proposta di visite guidate nelle chiese cittadine, organizzate lungo tre percorsi tematici, ciascuno affidato a mirabili opere d’arte: da quello cristologico, che narra della vicenda terrena di Cristo, a quello della testimonianza cristiana, che ripropone il martirio di alcuni santi, per finire con il percorso dedicato al Triduo pasquale, dall’Ultima Cena alla Resurrezione. Momenti – ha sottolineato mons. Filippini – in cui l’arte si fa strumento di evangelizzazione:

“Sono proprio occasioni per poter constatare come l’apertura al trascendente abbia prodotto cose belle che parlano ancora la cuore dell’uomo moderno. I quadri che noi proponiamo di vedere sono soggetti che attingono alla Bibbia. Quella che vedranno nella Chiesa di Santi Nazaro e Celso è una bellissima Risurrezione che il Tiziano eseguì nel 1522 e così pure in San Giovanni potranno vedere l’Ultima Cena e, quindi, portano un messaggio attraverso il soggetto ma poi attraverso il fatto che queste opere d’arte suscitano ammirazione e godimento estetico”.

Opere che – racconta Carmela Perucchetti, tra i volontari coinvolti nell’organizzazione dell’evento - hanno riscosso l’ammirazione di molti poiché in definitiva raccontano delle radici del popolo bresciano, della tradizione non solo religiosa ma anche culturale ed artistica del territorio:

“Il taglio che noi abbiamo dato alle visite di queste nostre chiese parrocchiali è essenzialmente quello di raccontare cos’è il patrimonio religioso di una città e come esso si sia innervato, nel tempo, con la vita della città stessa. Quindi, è un percorso artistico e culturale, proprio perché fa parte di questa memoria della città, che è tutt’ora molto viva anche se un è po’ soffocata dalla vita caotica che avviene in tutte le nostre città.”

Un invito, dunque, a riscoprire lungo i percorsi dell’arte quell’identità che trova nella fede un elemento fondativo irrinunciabile.







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