Terra Santa: per mons. Twal la visita del Papa sosterrà la testimonianza dei cristiani
“Il fatto che il Santo Padre venga in un periodo difficile, in una regione difficile,
all’incontro di popoli estremamente sensibili, ci ha fatto riflettere”: è quanto ha
dichiarato il patriarca latino di Gerusalemme mons. Fouad Twal in una intervista sulla
prossima visita pastorale di Benedetto XVI in Terra Santa, pubblicata sul sito della
Custodia. Per il patriarca i cristiani devono sforzarsi di avere “una visione più
globale di questa visita, e considerarla sotto tutte le sue dimensioni: politica,
sociale, umana e religiosa”. “In questi tempi difficili – dice mons. Twal – desidero
che il Santo Padre ci aiuti a ‘superare’, a sorpassare, a guardare più lontano. Il
Papa viene a rendere visita a tutte le Chiese, a tutti i popoli che vivono in Terra
Santa, per incoraggiarci e restare fedeli alla nostra missione, alla nostra fede e
alla nostra coscienza di appartenere a questa terra”. Responsabilità della Chiesa
locale, sostiene il patriarca, è quella di fare in modo che i cristiani “abbiano la
possibilità di vedere il Santo Padre, di pregare con lui e di recepire il suo messaggio
di pace e di giustizia per tutti”. Mons. Twal ha aggiunto che il Papa è costantemente
informato della situazione dei cristiani in Terra Santa, “dei suoi aspetti positivi
come dei suoi aspetti negativi”. “Conosce le nostre paure, le nostre angosce – ha
specificato il patriarca – come anche le nostre speranze, la nostra gioia di riceverlo,
in stretta collaborazione con tutte le autorità civili”. Quanto agli accordi che mirano
a regolare le relazioni tra Santa Sede e Israele, infine, mons. Fouad Twal ha affermato
che, secondo gli esperti, ci saranno dei progressi. (T.C.)