New York: ingresso solenne in cattedrale del nuovo arcivescovo Timothy Dolan
“La responsabilità più sacra di un vescovo è trasmettere una fede che non cambia da
duemila anni”. E’ quanto ha affermato mons. Timothy Dolan, nuovo arcivescovo dell’arcidiocesi.
Fra le principali sfide, il presule ha indicato la necessità di riavvicinare alla
Chiesa chi non sente più il bisogno di appartenere a una comunità di fede: “Vogliono
credere - ha detto - senza appartenere, vogliono essere il figlio unico della famiglia”.
La Chiesa – ha aggiunto mons. Dolan – deve insegnare in modo chiaro la verità, senza
aver paura della sua forza: “I giovani – ha spiegato il presule – vogliono insegnamenti
convincenti, anche se non li condividono pienamente come pure i fedeli che si sono
allontanati dalla fede cattolica per avvicinarsi ai gruppi carismatici dove la Parola
di Dio è praticata con particolare vigore”. La chiarezza dei principi – ha sottolineato
l’arcivescovo le cui parole sono state riprese dal quotidiano Avvenire – vale in particolare
per i temi più controversi come il matrimonio di coppie omosessuali che si sta facendo
strada negli stati Uniti. Prima dell’ingresso solenne ieri in una stracolma cattedrale
di Saint Patrick, mons. Dolan si è fermato sul sagrato ad accogliere i fedeli. A dare
il benvenuto al nuovo arcivescovo c’era il nunzio Pietro Sambi, che ha ricordato come
un anno fa la stessa Chiesa ha accolto Benedetto XVI. In conferenza stampa, rispondendo
ad una domanda sugli abusi sessuali commessi da sacerdoti, il nuovo arcivescovo ha
affermato che il compito è quello di “riconquistare la fiducia della gente”. (A.L.)