Italia: nel 2008 i Centri di aiuto alla vita hanno salvato 14 mila bambini
“Grazie di cuore per averci fatto il regalo più grande, la vita”. E' quanto ha scritto
una mamma che voleva abortire in una lettera rivolta alle operatrici del Centro di
aiuto alla vita “Eur-Sant’Eugenio”, che da anni lavorano per offrire un’alternativa
alle donne in difficoltà per una gravidanza difficile o non desiderata. Il bilancio
di questo prezioso impegno in favore della vita è confortante: nel 2008 i volontari
che operano nei Centri dislocati su tutto il territorio italiano hanno sottratto all’aborto
almeno 14 mila bambini. Complessivamente i nati grazie all’azione del volontariato,
a partire dal 1975, sono stati oltre 100 mila. Gli aiuti vanno dall’ascolto all’accoglienza,
dalla consulenza sanitaria all’assistenza psicologica e religiosa. I Centri di aiuto
alla Vita, promossi dal Movimento per la Vita Italiano, sono molto apprezzati: “Di
tutte le donne che abbiamo convinto a far nascere il loro bambino - spiega la dottoressa
Miranda Lucchini - mai nessuna si è pentita della maternità. Mentre non si può dire
il contrario, perché quasi sempre le donne che interrompono la gravidanza portano
dentro di loro una grande ferita”. A segnalare alle donne l’esistenza dei Centri sono
soprattutto le parrocchie e il servizio “Sos Vita”. Fatta la scelta di non abortire,
comincia la seconda fase dell’intervento. Si offre sostegno psicologico e medico e
le operatrici iscrivono le donne ai corsi pre-parto. Il rapporto non si interrompe
con la nascita del bambini: qualche volta le operatrici riescono anche a trovare alle
mamme un lavoro o la casa. Tra le varie attività che svolgono all’esterno delle loro
strutture, i volontari del Cav organizzano incontri di sensibilizzazione nelle parrocchie
e nelle scuole. Per avere ulteriori informazioni si può consultare il sito del Movimento
per la Vita www.mpv.org (A.L.)