Benedetto XVI: la Risurrezione, innegabile evento storico che apre a una speranza
più forte di ogni male. Gli auguri della piazza per il suo compleanno
La Risurrezione di Gesù non è un “mito” che “vecchie teorie” cercano di negare, ma
un “fatto storico” che ha rivoluzionato la vita di intere generazioni. Benedetto XVI
ha dedicato la prima udienza generale dopo la Pasqua a quello che ha definito “il
cuore del messaggio evangelico” e che vede la Chiesa “in festa” fino alla Pentecoste.
Il Papa, proveniente da Castel Gandolfo, ha tenuto la catechesi del mercoledì in Piazza
San Pietro, di fronte a circa 40 mila persone. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Con la Risurrezione
di Cristo, la Parola di Dio si è fatta storia degli uomini, anzi di più, si è fatta
“carne”. E i cinquanta giorni che dalla Pasqua portano alla Pentecoste non sono altro
che l’unico “Alleluja” che la Chiesa canta da oltre duemila anni, annunciando in ogni
epoca questa “novità sconvolgente”. Benedetto XVI ha insistito molto sul “mistero
della Pasqua” che, ha detto, “abbraccia l’intero arco della nostra esistenza” e che
porta con sé l’imperativo di essere proclamato:
“È
pertanto fondamentale per la nostra fede e per la nostra testimonianza cristiana proclamare
la risurrezione di Gesù di Nazaret come evento reale, storico, attestato da molti
e autorevoli testimoni. Lo affermiamo con forza perché, anche in questi nostri tempi,
non manca chi cerca di negarne la storicità riducendo il racconto evangelico a un
mito, ad una 'visione' degli Apostoli, riprendendo e presentando vecchie e già consumate
teorie come nuove e scientifiche”. Il
Papa - che per presiedere l’udienza generale era giunto in elicottero dal Palazzo
apostolico di Castel Gandolfo - ha spiegato anche la “natura” del mistero pasquale.
La Risurrezione, ha affermato, certamente:
“Non
è stata per Gesù un semplice ritorno alla vita precedente. In questo caso, infatti,
sarebbe stata una cosa del passato: duemila anni fa uno è risorto, è ritornato alla
sua vita precedente, come per esempio Lazzaro. La risurrezione si pone in un’altra
dimensione: é il passaggio ad una dimensione di vita profondamente nuova, che interessa
anche noi, che coinvolge tutta la famiglia umana, la storia e l’universo”. “E’
un annuncio - ha proseguito, parlando in una Piazza San Pietro inondata di sole -
che intere generazioni di uomini e donne lungo i secoli hanno accolto con fede e hanno
testimoniato, non raramente a prezzo del loro sangue, con il martirio”. E rifacendosi
al celebre passo di San Paolo della Lettera ai Corinzi, Benedetto XVI ha ripetuto
come ogni aspetto spirituale e storico della Risurrezione sia il frutto di una “fedele”
trasmissione di ciò che avvenne dal giorno in cui il sepolcro fu trovato vuoto. La
Risurrezione, scrive Paolo, avvenne “secondo le Scritture”, e questo, ancora una volta...
“...
ci fa comprendere che la morte del Figlio di Dio appartiene al tessuto della storia
della salvezza, ed anzi ci fa capire che tale storia riceve da essa la sua logica
ed il suo vero significato (…) la morte di Cristo testimonia che la Parola di Dio
si è fatta sino in fondo 'carne', 'storia' umana". Benedetto
XVI ha concluso la catechesi invitando i cristiani a lasciarsi illuminare dalla luce
di Cristo risorto e ad esserne gli annunciatori nel Terzo millennio come gli Apostoli
nella prima ora della Chiesa:
“Non possiamo tenere
solo per noi l’annuncio di questa Verità che cambia la vita di tutti. E con umile
fiducia preghiamo: 'Gesù, che risorgendo dai morti hai anticipato la nostra risurrezione,
noi crediamo in Te!'”. Al termine
delle catechesi in sintesi, pronunciate in otto lingue, Benedetto XVI ha rivolto i
saluti conclusivi, fra gli altri, al gruppo di diaconi della Compagnia di Gesù, e
a quello dei rettori e degli educatori dei Pontifici Seminari Regionali d’Italia.
Bello poi il fuori programma quando lo speaker di lingua francese - ricordando l’82.mo
compleanno che il Papa festeggerà domani e il quarto anniversario della sua elezione
pontificia - ha scatenato l’applauso affettuoso della piazza:
“Ils
vous souhaitent sainte fête de Pâques… Le augurano buona Pasqua, buon compleanno
per domani e i migliori auguri in occasione del quarto anniversario della sua elezione
al Soglio di Pietro”.
E sono in tanti che questo mercoledì,
all’udienza generale, hanno voluto esprimere gli auguri a Benedetto XVI per il suo
82.mo compleanno. Alessandro Gisotti ha raccolto alcune voci in Piazza San
Pietro:
R. – (in
coro) Joyeaux anniversaire …
R. – Anzitutto, un ringraziamento
cordiale al Santo Padre per l’Anno sacerdotale che ha indetto e che noi già ci stiamo
preparando a vivere; l’Anno sacerdotale che ci prepara già, noi seminaristi, a pensare
al sacerdozio in maniera bella come lui ce la presenta spesso: un sacerdote contento,
gioioso e soprattutto un sacerdote che sa portare Cristo, sa comunicare Dio agli altri.
Il migliore augurio è di continuare su questa strada e di lunga vita al Papa per il
suo ministero, per il suo apostolato in mezzo a noi.
R.
– Desidero porgere un affettuoso augurio per il suo compleanno: che ci accompagni
ancora in questa sua grande opera. Devo dire, è una persona molto solare, aperta e
sa trasmettere anche ai giovani molta serenità.
R.
– Tanti auguri al Papa dalla diocesi di Fidenza che è in pellegrinaggio qui a Roma.
Tanta gioia e felicità da tutti i ragazzi di Monticelli e della nostra diocesi.
R.
– (in coro) Herzlichen Glückwunsch zum Geburtstag, Papst Benedikt!
D.
– Che augurio si sente di fare?
R. – Sta dando molto
alla Chiesa; una riflessione all’interno, ma non chiusa in se stessa. Il Papa mette
a fuoco tutta la tradizione dei Padri e soprattutto promuove un dialogo con il mondo
che ha perso un po’ il senso di Dio. L’augurio è di riportare il mondo al senso di
Dio.
R. – Sicuramente che il resto dei suoi anni
siano molto belli come quelli trascorsi, soprattutto che il suo Pontificato sia lungo
e che continui ad essere com’è attualmente!
D. –
Quale augurio si sente di fare a Benedetto XVI?
R.
– Innanzitutto, di buona salute e di continuità nel suo ministero di servizio alla
Chiesa, in particolar modo sotto il profilo della comunione, della unità di tutti
i credenti: è una cifra che egli ha dato al suo Pontificato. Che possa vederne anche
i frutti!
R. – Anzitutto, un augurio al Papa per
il suo 82.mo compleanno da parte di Busto Arsizio. Il Papa è per tutti noi giovani
un esempio da seguire, perché anche le due Gmg sono servite a tutti, nel mondo. Vorrei
ringraziare il Papa per tutto quello che fa per noi e rivolgergli un augurio sincero.