2009-04-13 13:42:29

Benedetto XVI al Regina Coeli: la salvezza di Dio si compirà nonostante le oscurità della storia, la risurrezione ponte fra il mondo e la vita eterna


“Risorgendo da morte, Gesù ha inaugurato il giorno eterno”, un giorno che guarda alla meta finale della salvezza, quando gli uomini saranno pienamente uniti a Cristo “nonostante le oscurità della storia”. E’ il pensiero spirituale del primo Regina Coeli dopo la Pasqua espresso questa mattina da Benedetto XVI nel Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Il Papa, che ha concluso la preghiera mariana salutando i fedeli in cinque lingue, ha invitato i cristiani a vivere il cammino di fede sostenuti dalla forza spirituale dell’Eucaristia. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

Più di ogni difficoltà degli uomini, vale la promessa di Cristo: un giorno l’intera umanità sarà di Dio. E’ questo il sentimento pasquale che in queste ore muove il cuore dei cristiani. La Pasqua, ha affermato Benedetto XVI, fa del Crocifisso sul Golgota la pietra angolare del “nuovo edificio spirituale”, la Chiesa, che cammina verso quel “perfetto compimento di tutte le cose”, come San Paolo definisce la realizzazione della salvezza divina dell’uomo:

 
“Gioisce pertanto giustamente la comunità cristiana, noi tutti, perché la risurrezione del Signore ci assicura che il piano divino della salvezza, nonostante tutte le oscurità della storia, si compirà. Ecco perché la sua Pasqua è veramente la speranza per noi”.

 
La strada per raggiungere questa meta della fede ha però bisogno, ha osservato il Papa, di “santità di vita”. Dobbiamo camminare “senza sosta verso la Pasqua eterna, sorretti - ha proseguito - dalla consapevolezza”:

 
“Che le difficoltà, le lotte, le prove, le sofferenze dell’umana esistenza, compresa la morte, ormai non potranno più separarci da Lui e dal suo amore. La sua risurrezione ha gettato un ponte fra il mondo e la vita eterna, sul quale ogni uomo e ogni donna può passare per giungere alla vera meta del nostro pellegrinaggio terreno”.

E qui Benedetto XVI ha indicato ai fedeli la vicinanza all’Eucaristia come via per fare esperienza della risurrezione, che vuol dire anche aiuto interiore per non cedere quando l’esistenza incrocia momenti di difficoltà o dolore:

 
“E’ in ogni celebrazione eucaristica che la Chiesa, ed ogni suo membro, sperimentano la sua presenza viva e beneficiano di tutta la ricchezza del suo amore. Nel Sacramento dell’Eucaristia, il Signore risuscitato ci purifica dalle nostre colpe; ci nutre spiritualmente e ci infonde vigore per sostenere le dure prove dell’esistenza e per lottare contro il peccato ed il male”.

Il saluto del Papa ai fedeli raccolti nel cortile del Palazzo apostolico è stato più volte intervallato da acclamazioni di entusiasmo, alle quali Benedetto XVI ha risposto con questo augurio finale:

 
“A tutti, nuovamente buona Pasqua, tutta la gioia della Pasqua! Grazie a voi tutti!” (applausi)







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