Thailandia: rinviato il vertice Asean dopo l'irruzione di manifestanti nella sede
del summit
Clima di tensione in Thailandia, dove è stato decretato lo stato d’emergenza e rinviato
il vertice Asean, l'associazione delle nazioni del Sudest asiatico. A far precipitare
la situazione, l’irruzione nella struttura, che ospitava il summit, da parte dei manifestanti
fedeli all’ex premier, Thaksin Shinawatra, le cosiddette “magliette rosse”, che hanno
chiesto nuove elezioni. Rammarico per quanto accaduto è stato espresso dal segretario
generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Il servizio di Benedetta Capelli:
Due giorni
di fuoco a Pattaya, sede del vertice Asean, conclusisi con il rinvio del summit a
data da destinarsi e la fuga i tutti i leader presenti a bordo di alcuni elicotteri.
I timori di ieri sulla sicurezza si sono concretizzati oggi nell’irruzione delle “magliette
rosse” - manifestanti filo Shinawatra - nella sede del vertice e nella convocazione
di una conferenza stampa durante la quale sono state ribadite alcune richieste, come
le dimissioni dell’attuale premier, Vejjajiva, e nuove elezioni. La scorsa tornata,
infatti, era stata giudicate “illegittima” dall’opposizione che si è detta pronta
a riconoscere un’eventuale vittoria dell’attuale premier, se le prossime consultazioni
saranno eque. Intanto, è stata forte la paura tra i partecipanti al vertice: annullati
per il momento anche gli incontri a margine tra i ministri degli Esteri di Cina, Giappone
e Corea del Sud. Rammarico è stato espresso dal segretario generale dell’Onu, Ban
Ki-Moon, per l'annullamento della riunione Asean. Il numero uno del Palazzo di Vetro
ha augurato “un pronto ritorno alla normalità in Thailandia e il superamento delle
divergenze attraverso il dialogo e i mezzi pacifici”.
Usa-banche La
crisi economica globale ha provocato l’ennesima chiusura di alcune importanti banche
americane. Sia la Cape Fear Bank, che poteva contare su asset per 492 milioni
di dollari e 403 milioni di dollari di depositi, sia la New Frontier Bank, importante
istituto di credito regionale del Colorado, hanno chiuso i battenti. Salgono così
a 23 le banche che hanno cessato l'attività dall'inizio dell'anno negli Stati Uniti.
Intanto, il presidente americano, Barak Obama, ha parlato ieri di ''progressi e barlumi
di speranza'' nel tunnel della recessione, ma ha anche invitato a non abbassare la
guardia perché l’economia resta ancora “sotto stress”.
Georgia Ancora
una giornata di protesta in Georgia. Da ieri l’opposizione ha iniziato una campagna
di disobbedienza civile nei confronti del presidente Saakashvili, accusato del fallimento
della guerra in Ossezia del Sud contro la Russia, la scorsa estate, ma anche di non
rispettare le regole democratiche e i diritti umani e infine di incapacità nella risoluzione
della crisi economica. A Tblisi, numerose persone sono rimaste per tutta la notte
davanti al parlamento e le proteste continueranno ancora. Solo ieri, il capo dello
Stato aveva respinto la richiesta di dimissioni avanzata dall’opposizione, affermando
che intende restare regolarmente in carica fino al 2013.
Moldova-Ue In
Moldova, è attesa per domani la decisione della Corte costituzionale sul riconteggio
dei voti come chiesto dal presidente Voronin, su pressione di migliaia di oppositori
scesi in piazza. Sempre per domani, tre partiti d'opposizione - partito liberale,
partito liberaldemocratico e l'alleanza Nostra Moldova - hanno annunciato una nuova
manifestazione di protesta nella capitale Chisinau. Intanto, la Commissione Europea
ha espresso apprezzamento per la scelta del capo dello Stato di procedere ad una nuova
conta, ma ha chiesto il rispetto delle libertà fondamentali nel Paese e che sia evitato
qualsiasi ricorso alla forza.
Somalia-pirateria Si è concluso tragicamente
l'intervento delle forze speciali francesi per liberare i cinque passeggeri di uno
yacht, da una settimana nelle mani dei pirati somali nell’Oceano Indiano. Un uomo
e due sequestratori sono rimasti uccisi nella sparatoria. Intanto, è ancora nelle
mani dei predoni il capitano del mercantile Usa, Maersk Alabama, Richard Phillips,
sequestrato nei giorni scorsi. Il Pentagono ha ammesso che la situazione nelle acque
somale è grave e potrebbe richiedere “misure straordinarie”: nella zona si trovano
al momento due navi da guerra statunitensi.
Iraq-cronaca Attentato
kamikaze in Iraq. Un uomo si è fatto esplodere in prossimità di un centro di gruppo
di attivisti dei Consigli per il Risveglio, le milizie tribali anti Al-Qaeda, in fila
per riscuotere il loro salario. Sette le vittime e 24 i feriti.
Pakistan-arresti In
Pakistan, a seguito della minaccia di alcuni leader talebani di compiere attentati
terroristici e marciare su Islamabad, le forze di sicurezza stanno procedendo a centinaia
di arresti. Le autorità minimizzano sull’esistenza di un pericolo imminente, ma ieri
nella capitale e a Rawalpindi si sono viste scene di panico. Intanto, il consolato
americano, sempre da ieri, ha sospeso i suoi servizi e sono state rafforzate le misure
di sicurezza.
Fiji-politica Il presidente delle isole Fiji, Ratu
Josefa Iloilo, ha reinsediato alla guida del governo il leader golpista, Frank Bainimarama,
a meno di 48 ore dalla decisione di un tribunale che aveva definito illegittimo l’esecutivo
nato dal golpe del 2006. Bainimarama, che è capo di Stato maggiore delle Forze armate,
ha confermato nei loro incarichi nove ministri del suo precedente governo. Il presidente
Iloilo ha anche dichiarato lo stato d’emergenza nelle isole.(Panoramica internazionale
a cura di Benedetta Capelli)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 101 E'
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