Thailandia: battesimo a Pasqua per 283 convertiti dal buddismo
In Thailandia 283 convertiti al cattolicesimo a Pasqua riceveranno il battesimo.
Nel Paese asiatico è ormai diventata tradizione battezzare i convertiti la domenica
di Resurrezione. “Quest’anno molti di loro erano buddisti” afferma Tassanee Maturos-suwan,
responsabile della catechesi dell’arcidiocesi di Bangkok e della formazione dei nuovi
battezzati. “Alcuni di loro sono sposati con donne cattoliche – continua Maturos-suwan
-. Altri si uniscono alle attività promosse dalla chiesa e altri ancora seguono gli
amici che vanno in chiesa e studiano i fondamenti della fede cattolica a lungo, prima
di farsi battezzare”. Infine c’è chi sperimenta la presenza di Dio “nella vita quotidiana”,
affidandosi a Cristo “nella miseria e nella consapevolezza di non riuscire a risolvere
da soli tutti i problemi”. Percorsi diversi per raggiungere la fede che vengono raccontati
nelle testimonianze raccolte da AsiaNews, come quella di Natda Reabroicharoen,
una donna di 28 anni, protestante, che ha scelto di abbracciare il cattolicesimo
seguendo l’esempio di un amico. “Anche se cattolicesimo e protestantesimo hanno alcuni
tratti in comune – sottolinea Natda all’agenzia cattolica – mi sento molto più felice
ora che ho una nuova vita, un cuore nuovo e una nuova visione. Ancora oggi devo affrontare
difficoltà e avversità, ma sono più felice perché con la grazia dell’amore di Dio
la mia prospettiva è cambiata”. Poi c’è il caso di Pranee Chansopon , una madre single
con un figlio, Nopwit, di 17 anni. Entrambi erano zelanti buddisti: avevano abbracciato
gli insegnamenti “dell’illuminato” per “porre fine alle loro sofferenze” del passato.
“Dopo alcuni mesi – racconta Pranee – ho capito che la mia mente non si era calmata,
così ho abbandonato la vita da monaca buddista”. Una sera un amico del figlio, cattolico
della chiesa di San Francesco Saverio, ha parlato “del suo Dio misericordioso, in
grado di renderlo felice”. Madre e figlio hanno cominciato a frequentare la messa,
nonostante la fede buddista. La donna racconta di come la sua vita sia cambiata, diventando
“più amichevole” nei confronti delle persone e lavorando “per il bene degli altri”.
“Sono trascorsi anni prima di decidere di andare a catechismo – conclude -. La parola
di Dio ha sempre la risposta giusta ed è per questo che non vedo l’ora di ricevere
il battesimo, grazie al quale ogni mio peccato sarà perdonato”. Infine si segnala
la testimonianza di Kitiya Plabuthong, 20 anni, studentessa universitaria: “Sono figlia
unica e ho appreso la parola di Dio nella scuola cattolica di San Pietro. Ho sempre
nutrito una speciale devozione per la Madonna, chiedendole aiuto per superare gli
esami”. I genitori della ragazza sono buddisti, per questo ha preferito aspettare
“la maggiore età” prima di convertirsi. “Quando ho chiesto loro il permesso – racconta
– i miei genitori hanno acconsentito. Ho detto loro che la Chiesa era la mia casa
e la Vergine Maria l’aiuto più prezioso nelle situazioni difficili della mia vita”.
“Ho una devozione speciale per la Madonna – conclude la studentessa – per questo ho
scelto Maria come nome per il battesimo”. (M.G.)