Napolitano in Abruzzo. Domani i funerali presieduti dal cardinale Bertone
Si svolgeranno domani alle 11.00, all’Aquila, i funerali delle vittime del terremoto
in Abruzzo. Le esequie saranno presiedute, presso la Scuola della Guardia di Finanza,
dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, che ha ricevuto l’incarico da
Benedetto XVI. In considerazione dell’eccezionalità dell’evento la Congregazione per
il Culto Divino ha concesso l’indulto per la celebrazione di una Santa Messa di suffragio,
nonostante, di norma, la liturgia del Venerdì Santo non preveda altri riti, eccetto
quelli “In Passione Domini”. Quale segno di personale vicinanza del Papa a quanti
soffrono a causa del terremoto, alle esequie parteciperà anche il suo segretario particolare
mons. Georg Gänswein. Intanto si continua a scavare in cerca di superstiti: tra le
macerie della Casa dello Studente sono stati recuperati i corpi di altri tre ragazzi.
Il premier Silvio Berlusconi, per il quarto giorno all'Aquila, ha fornito l'ultimo
bilancio delle vittime del terremoto: 279 morti, tra cui 20 bambini. I soccorritori
sono saliti a 11.660 circa. Secondo fonti delle autorità locali i dispersi sarebbero
ancora una trentina, 29mila gli sfollati: 10mila quelli alloggiati negli alberghi
della costa adriatica. I feriti 1170, di cui 179 in gravi condizioni. Oggi si è recato
in Abruzzo anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo di Stato
oltre a portare la sua solidarietà ha detto che occorre un esame di coscienza perché
di fronte a questa tragedia ci sono irresponsabilità diffuse. Il servizio del nostro
inviato all’Aquila, Massimiliano Menichetti:
“Sono qui
per dovere e per sentimento”, così il presidente della Repubblica Italiana, Napolitano,
in visita oggi all’Aquila. Domani i funerali di Stato, che vedranno la partecipazione
a nome del Papa, del segretario di Stato vaticano, il cardinale Bertone. A stringersi
in preghiera con l’intera città anche l’arcivescovo dell’Aquila, mons. Molinari, tutti
i vescovi della regione Abruzzo e con loro anche mons. Crociata, segretario generale
della Cei. Napolitano, entrando nell’hangar che ospita i corpi delle tante vittime
del terremoto, ha ribadito l'impegno dello Stato per la ricostruzione. Poi la visita
a ciò che resta della Casa dello studente, in città. Quindi, si è recato ad Onna,
il paesino più devastato dal sisma. Ovunque ha trovato tanto dolore, di chi ha perso
i propri cari la casa, tutta una vita, ma ha incontrato anche la forza e la speranza
di questa gente che si vede nitida negli occhi, spesso bagnati dalle lacrime. E’ la
voglia di ricostruire, di andare avanti. Nei campi di accoglienza, la macchina dei
soccorsi lavora senza sosta. Decine di ragazzi continuano ad arrivare da ogni parte
di Italia, mettendosi a disposizione della Croce Rossa, della Protezione civile, delle
Misericordie e di tante altre associazioni di volontariato. Si continua a montare
tende, a portare cibo, acqua potabile. Questa notte ancora al freddo, una notte di
paura, di rabbia per i furti. Le tendopoli quasi ovunque non sono riscaldate, manca
spesso l’acqua per lavarsi ma nessuno si lamenta. Timidamente, in un coro di gratitudine,
chiedono quando la situazione migliorerà. Intanto però la terra non smette di tremare.