2009-04-09 15:07:11

Napolitano in Abruzzo. Domani i funerali presieduti dal cardinale Bertone


Si svolgeranno domani alle 11.00, all’Aquila, i funerali delle vittime del terremoto in Abruzzo. Le esequie saranno presiedute, presso la Scuola della Guardia di Finanza, dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, che ha ricevuto l’incarico da Benedetto XVI. In considerazione dell’eccezionalità dell’evento la Congregazione per il Culto Divino ha concesso l’indulto per la celebrazione di una Santa Messa di suffragio, nonostante, di norma, la liturgia del Venerdì Santo non preveda altri riti, eccetto quelli “In Passione Domini”. Quale segno di personale vicinanza del Papa a quanti soffrono a causa del terremoto, alle esequie parteciperà anche il suo segretario particolare mons. Georg Gänswein. Intanto si continua a scavare in cerca di superstiti: tra le macerie della Casa dello Studente sono stati recuperati i corpi di altri tre ragazzi. Il premier Silvio Berlusconi, per il quarto giorno all'Aquila, ha fornito l'ultimo bilancio delle vittime del terremoto: 279 morti, tra cui 20 bambini. I soccorritori sono saliti a 11.660 circa. Secondo fonti delle autorità locali i dispersi sarebbero ancora una trentina, 29mila gli sfollati: 10mila quelli alloggiati negli alberghi della costa adriatica. I feriti 1170, di cui 179 in gravi condizioni. Oggi si è recato in Abruzzo anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo di Stato oltre a portare la sua solidarietà ha detto che occorre un esame di coscienza perché di fronte a questa tragedia ci sono irresponsabilità diffuse. Il servizio del nostro inviato all’Aquila, Massimiliano Menichetti:RealAudioMP3

“Sono qui per dovere e per sentimento”, così il presidente della Repubblica Italiana, Napolitano, in visita oggi all’Aquila. Domani i funerali di Stato, che vedranno la partecipazione a nome del Papa, del segretario di Stato vaticano, il cardinale Bertone. A stringersi in preghiera con l’intera città anche l’arcivescovo dell’Aquila, mons. Molinari, tutti i vescovi della regione Abruzzo e con loro anche mons. Crociata, segretario generale della Cei. Napolitano, entrando nell’hangar che ospita i corpi delle tante vittime del terremoto, ha ribadito l'impegno dello Stato per la ricostruzione. Poi la visita a ciò che resta della Casa dello studente, in città. Quindi, si è recato ad Onna, il paesino più devastato dal sisma. Ovunque ha trovato tanto dolore, di chi ha perso i propri cari la casa, tutta una vita, ma ha incontrato anche la forza e la speranza di questa gente che si vede nitida negli occhi, spesso bagnati dalle lacrime. E’ la voglia di ricostruire, di andare avanti. Nei campi di accoglienza, la macchina dei soccorsi lavora senza sosta. Decine di ragazzi continuano ad arrivare da ogni parte di Italia, mettendosi a disposizione della Croce Rossa, della Protezione civile, delle Misericordie e di tante altre associazioni di volontariato. Si continua a montare tende, a portare cibo, acqua potabile. Questa notte ancora al freddo, una notte di paura, di rabbia per i furti. Le tendopoli quasi ovunque non sono riscaldate, manca spesso l’acqua per lavarsi ma nessuno si lamenta. Timidamente, in un coro di gratitudine, chiedono quando la situazione migliorerà. Intanto però la terra non smette di tremare.







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