Brasile: annullato il processo per l'assassinio di suor Dorothy Stang
Il Tribunale di giustizia dello stato amazzonico del Pará ha annullato il verdetto
di innocenza emesso nel maggio dello scorso anno nei confronti di un latifondista
processato per l’assassinio di suor Dorothy Stang, la missionaria statunitense naturalizzata
brasiliana uccisa il 12 febbraio 2005 ad Anapu. La massima corte del Pará ha respinto
per “vizi tecnici” la sentenza con cui era stato assolto Vitalmiro Moura, detto ‘Bida’,
ritenuto il mandante dell’omicidio della religiosa, impegnata al fianco dei contadini
‘senza terra’ e contro il saccheggio della selva amazzonica; secondo i giudici, i
difensori di ‘Bida’ hanno utilizzato una prova illegale per dimostrare l’innocenza
del loro assistito. La sentenza era stata accolta con “indignazione” dai vescovi della
Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb) e dal presidente Luiz Ignácio Lula da Silva,
che l’aveva definita “una macchia” per l’immagine del Brasile. Insieme a ‘Bida’ nel
maggio dell’anno scorso era stato processato ma condannato a 28 anni Rayfran das Neves
Sales, reo confesso dell’omicidio di suor Dorothy; all’inizio dell’inchiesta Neves
Sales aveva dichiarato di aver agito per ordine di ‘Bida’ ma in seguito aveva ritrattato
scagionando il proprietario terriero. Secondo fonti giudiziarie locali consultate
dalla Misna, Neves Sales, di professione ‘peão’ - una sorta di tuttofare impiegato
in un’azienda agricola – aveva prosciolto ‘Bida’ perché, con ogni probabilità, era
stato lo stesso latifondista a pagare le sue spese legali; sia per ‘Bida’ che per
Neves Sales sarà fissato un nuovo processo perché a carico del ‘peão’ esiste un’aggravante
(aver accettato un compenso in denaro per l’omicidio) che potrebbe comportare un aumento
della pena. 'Irmã' (sorella) Dorothy, come era conosciuta, fu uccisa all’età di 73
anni con sei colpi di pistola, mentre si stava recando insieme a un collaboratore
all’insediamento ‘Esperança’, dove dal 1999 lavorava a un ‘Progetto di sviluppo sostenibile’:
“un’utopia” estranea agli interessi di latifondisti e commercianti di legname per
consentire a 400 famiglie di contadini indios, meticci e immigrati di vivere in un’area
di 1400 chilometri quadrati nel rispetto della natura grazie a un’agricoltura a bassa
intensità e ai prodotti della foresta. Per l’assassinio di suor Dorothy, oltre a Neves
Sales, sono stati condannati finora uno dei mandanti, Amair Feijoli da Cunha, e un
altro sicario, Clodoaldo Batista. (R.P.)