2009-04-07 16:19:02

Sì dei vescovi Usa alla regolarizzazione degli immigrati senza documenti


Il presidente della Commissione per le migrazioni della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb), mons. John Wester, ha espresso il pieno sostegno dell’Episcopato americano al cosiddetto Dream Act, la proposta di legge che vuole regolarizzare la situazione di migliaia di giovani senza documenti negli Stati Uniti. In una lettera ai promotori dell’iniziativa, il vescovo di Salt Lake City definisce il provvedimento una “soluzione pragmatica, giusta e compassionevole per tutti quei giovani nel Paese che vogliono semplicemente realizzare le loro potenzialità e contribuire al benessere della Nazione”. La legge (il cui acronimo sta per “Development, Relief and Education for Allien Minors Act”, ma che in inglese vuol dire anche sogno) prevede la concessione dello status di residenti a giovani immigrati meritevoli provvisti di diploma, entrati illegalmente negli Stati Uniti a un’età inferiore ai 16 anni e che si trovano sul suolo americano da almeno cinque anni. Per poterne beneficiare essi dovranno inoltre dimostrare una buona indole, di non avere precedenti penali e di non costituire un pericolo per la sicurezza nazionale. In pratica, la residenza consentirebbe loro di proseguire gli studi e di fare carriera negli Stati Uniti. “La nuova legge – scrive mons. Wester - cambierà la vita a migliaia di giovani clandestini rimuovendo quegli ostacoli legali che attualmente impediscono loro di realizzare un futuro promettente. I beneficiari - evidenzia il presule - sono giovani di talento, intelligenti e volenterosi che considerano gli Stati Uniti come la loro casa”. Di qui l’esortazione ai membri del Congresso ad approvare al più presto la misura. La lettera conclude con un ringraziamento ai promotori dell’iniziativa, esprimendo la disponibilità dei vescovi a sostenere il suo iter legislativo. (L.Z.)







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