La prima difficile notte dei terremotati in Abruzzo. Ultimo bilancio: 180 morti, 1500
feriti e 70 mila sfollati
Prima notte, tra nuove scosse, pioggia e freddo, per i 70 mila sfollati dell’Aquila
e provincia, colpiti dal terremoto delle 3.32 di ieri. Purtroppo non tutti sono riusciti
ad avere una tenda dove ripararsi, ma la Protezione Civile e le organizzazioni di
volontariato lavorano incessantemente per dotare tutte le zone interessate dal sisma,
entro oggi, dei servizi d’emergenza.
Intanto, il nuovo bilancio delle vittime
parla di almeno 180 morti accertati e oltre 1.500 feriti. Incessanti le operazioni
di salvataggio, anche durante la notte alla luce delle fotoelettriche. Oltre 100 le
persone estratte vive dalla macerie. E anche il presidente della Repubblica Napolitano
ha espresso ieri in un videomessaggio il suo profondo cordoglio per la tragedia che
ha colpito l’Abruzzo. Ci riferisce Giampiero Guadagni:
E parliamo
della prima difficilissima notte trascorsa dai terremotati in Abruzzo. Luca Liverani,
inviato di Avvenire all’Aquila, l’ha trascorsa in mezzo alle tende e ai centri di
raccolta. Sentiamolo nell’intervista realizzata da Giancarlo la Vella: Offerte di aiuto
all’Italia sono giunte da tutto il mondo, dall'America alla Russia, dall'Europa all'Egitto
fino alla Libia. All'Onu osservato un minuto di silenzio per le vittime. La notizia
del sisma, da ieri, è inoltre riportata in primo piano da tutti i media internazionali,
che anche oggi forniscono continui aggiornamenti sulla situazione.