2009-04-07 16:14:13

I vescovi del Venezuela contro violenza, sequestri e narcotraffico


È un messaggio di riconciliazione spirituale e nazionale quello lanciato dalla Conferenza episcopale del Venezuela, all’inizio della Settimana Santa. Un periodo liturgico “straordinario – scrivono i vescovi – per il rinnovamento dello Spirito che ci invita a condividere i valori cristiani fondamentali per costruire la convivenza tra tutti gli abitanti del Paese”. Quindi, i presuli venezuelani ribadiscono che “fedeli alla nostra missione pastorale, chiediamo di condividere con i cattolici, i credenti di altre confessioni e le persone di buona volontà, alcune riflessioni sulla situazione che vive oggi la nostra nazione e che contraddicono, in modo evidente, la nostra condizione di popolo cristiano”. In particolare, i vescovi si dicono profondamente preoccupati per “il diffondersi della violenza e dell’insicurezza in tutto il territorio nazionale, che provoca spargimento di sangue innocente”, così come preoccupazione viene espressa per “la malavita, i sequestratori, i sicari, i narcotrafficanti ed i contrabbandieri che continuano ad agire impunemente”. “Tali sopraffazioni – si legge nel messaggio – sono offese gravi che violano i diritti fondamentali dei cittadini”. Quindi, la Conferenza episcopale venezuelana ribadisce che un accentuato “bipolarismo politico, lo sminuire gli avversari dal punto di vista morale, l’eliminazione di un decentramento positivo ed il crescente accentramento di potere negli organi esecutivi, deteriorano lo Stato di diritto, privando le istanze nazionali, regionali e comunali della loro legittima autonomia ed esponendo il sistema democratico al rischio del collasso”. Di qui, l’invito dei presuli alle autorità affinché ascoltino i problemi presentati dai diversi settori della società e chiedano aiuto a Dio per “assumersi le proprie responsabilità con giustizia, libertà di coscienza, onestà e trasparenza, ponendo al centro delle proprie azioni il sacro rispetto della dignità della persona, senza farsi trascinare da interessi di parte”. Inoltre, nel messaggio si chiede al potere giudiziario di “assicurare ai detenuti, sia in attesa di processo che già giudicati, tutte le garanzie contemplate nella Costituzione, in particolare il diritto ad un processo equo, alla difesa davanti ai giudici e ad una sentenza imparziale”. Poi, il messaggio si rivolge ai cattolici, che vengono invitati a partecipare attivamente ai riti della Settimana Santa: “Questo tempo liturgico – scrivono i vescovi – è un’opportunità unica per scacciare l’apatia e l’indifferenza, per rinnovare la fede, per porre Dio al di sopra di tutto e mettersi al servizio del prossimo, soprattutto dei più poveri”. “Se desideriamo trasformare la nostra società – continuano i presuli – è imprescindibile ritornare a quei valori che fanno parte del patrimonio etico e morale del nostro popolo, come il rispetto reciproco, la solidarietà e la tolleranza”. Infine, dopo aver espresso solidarietà verso tutti “i sequestrati, i detenuti, coloro che sono sotto processo e quelli condannati”, la Conferenza episcopale affida il Paese all’intercessione di Maria. (I.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.