2009-04-06 15:21:16

Le testimonianze dei vescovi dell'Aquila e di Avezzano e del direttore della Caritas italiana


Ferita, ma in prima linea nei soccorsi, è ovviamente la diocesi dell’Aquila. Molti i racconti di sacerdoti, religiosi e suore che, nei luoghi colpiti dal sisma, stanno prodigandosi per portare conforto ai sopravvissuti. Luca Collodi ha raccolto la testimonianza dell’arcivescovo del capoluogo abruzzese, Giuseppe Molinari, la cui sede arcivescovile è stata danneggiata in modo grave: RealAudioMP3



R. - Noi in questi giorni abbiamo pregato - io ho esortato tutti a pregare - ho ripetuto che bisogna affidarci al Signore, perché è Lui che ha nelle sue mani la storia di ognuno di noi, sa tutto, e ho citato anche le parole che dice Gesù: “I capelli del vostro capo sono tutti contati e non ne cade neppure uno se il Padre celeste non lo permette”. E’ il momento di credere sul serio a queste parole e affidarci totalmente al Signore. Non ci rimane altro. Poi, certo, anch’io esorterò tutti a stare molto attenti alle direttive della Protezione civile, a fare tutto quello che umanamente è possibile per prevenire altri pericoli, per metterci al sicuro. Fondamentalmente, però, resta l'affidarsi totalmente al Signore. Ringrazio quelli che già hanno mostrato solidarietà e anche a tutti quelli che ci daranno una solidarietà concreta. E’ scattata già una gara di solidarietà e questo ci fa piacere. Ringrazio già tutti. Soprattutto grazie alla Protezione civile.

 

Analoghi i sentimenti di dolore che si registrano in altre aree dell’Abruzzo. Il vescovo di Avezzano, Pietro Santoro, descrive al microfono di Luca Collodi la situazione nella sua città e la disponibilità ad accogliere eventuali sfollati in arrivo dall’epicentro del terremoto:RealAudioMP3



R. - Ovviamente, la scossa è stata avvertita in maniera fortissima questa notte anche qui ad Avezzano, tenendo conto che Avezzano è zona sismica. Non dimentichiamo che nel 1915 è stata completamente distrutta - sia Avezzano che la Marsica - con 30 mila vittime. Per quanto riguarda la mia diocesi stiamo aprendo un canale per accogliere eventuali sfollati, perché in provincia dell’Aquila la notte è molto fredda, e quindi siamo in contatto con la protezione civile per tutto quello che può servire per l’occasione. E’ un momento di grande dolore. Ovviamente, però, la speranza ce l’abbiamo nel cuore tutti. E soprattutto la Chiesa vuol farsi carico di questa situazione, camminando dentro le sofferenze del nostro popolo.

 

D. - Mi sembra di capire che il territorio della diocesi di Avezzano potrebbe ospitare gli sfollati di questo terremoto...

 

R. - Stiamo cercando appunto dei canali, ma è un momento di grande confusione. Noi, comunque, apriamo il cuore e anche le nostre strutture. Tenendo conto che anche qui abbiamo tantissimi edifici lesionati. Anche l’episcopio di Avezzano ha delle lesioni. 

Migliaia i volontari che si stanno mobilitando in tutta Italia, dall’Aquila arriva la conferma che non serve più sangue grazie alle tantissime donazioni. La Caritas ha stanziato 100 milioni di euro per i primi interventi frutto della solidarietà di tanta gente. Al microfono di Massimiliano Menichetti mons. Vittorio Nozza direttore di Caritas Italiana, ribadisce: “Chi vuole aiutare contatti le organizzazioni sul territorio, non si muova da solo”:RealAudioMP3  

Per inviare offerte a Caritas Italiana: causale “TERREMOTO ABRUZZO” C/C POSTALE N. 347013 o tramite CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001. Intanto anche le Misericordie hanno aperto una raccolta di fondi per le popolazioni dell'Abruzzo. Chi vuole partecipare può farlo con un versamento bancario su un conto corrente appositamente aperto presso il Monte dei Paschi di Siena. Per effettuare il versamento il codice Iban è: IT03 Y010 3002 8060 0000 5000 036.








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