Benedetto XVI ai ragazzi spagnoli: la Croce della Gmg rappresenta l'incontro con Colui
che è morto e risorto per noi
Benedetto XVI ha incontrato questa mattina in udienza i giovani spagnoli che ieri,
durante la Messa della Domenica delle Palme, hanno ricevuto dai loro coetanei australiani
la Croce della Giornata mondiale della gioventù, che si svolgerà a livello internazionale
nel 2011 a Madrid. Parlando di questo prossimo appuntamento, il Papa ha detto che
il periodo di preparazione della Gmg è già “una straordinaria opportunità di sperimentare
la grazia di appartenere alla Chiesa”. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Le Giornate
mondiali della gioventù mostrano “l’eterna giovinezza della Chiesa”. Una Chiesa che
affascina, perché casa dove si respira gioia e si percepisce l’amore personale di
Dio per ognuno. Benedetto XVI si è rivolto con queste parole ai circa settemila ragazzi
spagnoli - e al cardinale arcivescovo di Madrid, Antonio Maria Rouco Varela - riuniti
in Aula Paolo VI per questo incontro ravvicinato con il Papa, dopo la solenne Messa
di ieri. La Croce della Gmg ricevuta dai giovani di Sydney rappresenta, ha detto,
l’incontro con Colui che è morto ed è risorto per noi. “Sono lieto di sapere - ha
detto il Pontefice - che questa croce che avete ricevuto la innalzerete il Venerdì
Santo, durante la processione per le strade di Madrid perché sia acclamata e venerata”.
Ed ha aggiunto: “Responded vosotros al amor de Cristo... Rispondete
all'amore di Cristo, donando la vostra vita con amore. Così, i preparativi per la
Giornata Mondiale della Gioventù, i cui lavori sono iniziati con grande entusiasmo
e impegno, saranno premiati con il frutto che che si attende da questa Giornata: rinnovare
e rafforzare l'esperienza dell’incontro con Cristo morto e risorto per noi”. Vi
invito “a formarvi nella fede che dà senso alla vostra vita e a rafforzare la vostra
fede, per poter restare saldi nelle difficoltà di ogni giorno”, è stata l’esortazione
di Benedetto XVI ai giovani spagnoli. E sulla strada che porta a Cristo, ha proseguito: “Sepais
atraer a vuestros jovenes amigos... Sappiate attirare i vostri giovani
amici, compagni di studio e di lavoro, perché anche loro lo conoscano e lo professino
come Signore della loro vita (…) I giovani di oggi hanno bisogno di scoprire la vita
nuova che viene da Dio, saziarsi della verità che ha la sua sorgente in Cristo morto
e risorto, e che la Chiesa ha ricevuto come un tesoro per tutti gli uomini”. Possa
questo “atteggiamento profondamente cristiano”, ha concluso Benedetto XVI, rendere
Madrid un luogo che irradi fede e vita, dove giovani di tutto il mondo celebrino con
entusiasmo Cristo: “Orad en comun, abriendo las puertas... Pregate
insieme, aprendo le porte delle vostre parrocchie, associazioni e movimenti in modo
che tutti possano sentirsi nella Chiesa come a casa propria, amati con lo stesso amore
di Dio. Celebrate e vivete la vostra fede, con grande gioia, che è il dono dello Spirito.
Così, i vostri cuori e quelli dei vostri amici si prepareranno a celebrare la grande
festa che è la Giornata della Gioventù e tutti faranno l’esperienza di una nuova epifania
della giovinezza della Chiesa".