Stasera e domani, su Raiuno, la fiction su suor Giuseppina Bakhita, storia
di una schiava divenuta Santa
Una storia di dolore, privazione, ma anche di perdono, amore e testimonianza cristiana.
E’ la vita di Suor Giuseppina Bakhita - che Giovanni Paolo II canonizzò nel 2000 -
raccontata dal regista, Giacomo Campiotti, in una miniserie televisiva prodotta da
Rai Fiction e Titania. La pellicola andrà in onda su Raiuuno oggi e domani, in prima
serata. Il servizio di Massimiliano Menichetti.
La terra rossa
sollevata dall’arrivo dei predoni a cavallo, i colpi di machete che rompono la festa
dei tamburi e spezzano per sempre la gioia del villaggio. Inizia così, nel Sudan di
fine Ottocento, il film che racconta la storia di Santa Giuseppina Bakhita. Strappata
dalla sua terra a nove anni, viene venduta più volte come schiava e dopo innumerevoli
sofferenze fisiche e morali, che le tolgono la consapevolezza di essere una persona,
giunge in Italia a Venezia. La pellicola mette in evidenza l’incontro con le suore
Canossiane. Bakhita conosce Colui che lei stessa definisce “il Signore di tutti i
signori” e decide, non senza altre dure prove, di servirlo. La speranza e l’amore
sbocciano nel suo cuore, dove non c’è ombra di rancore nei confronti di chi l’ha sfruttata
e torturata: “Se incontrassi quelle persone, mi metterei in
ginocchio per baciare le loro mani perché se non fossi stata così, ora non sarei cristiana.” L’incontro
con Cristo dona a Bakhita una consapevolezza nuova e una gioia contagiosa, sarà testimone
di speranza anche quando dovrà affrontare la lunga e dolorosa malattia che la porterà
alla morte. Il regista del film Giacomo Campiotti:
“E’
un film che mano a mano si focalizza proprio sulla scelta di questa donna incredibile,
che all’inizio sembra una donna debole, fragile, una schiava, è remissiva, perdona,
non porta rancore: poi capiamo che queste qualità nascondono in realtà una forza incredibile,
perché Bakhita, alla fine, conquista tutti”.
Un esempio
straordinario, quello di Bakhita, tanto che il Papa - nella sua Enciclica Spe
Salvi – l’ha citata quale testimone della speranza e della solidarietà. Ancora
Giacomo Campitoti:
“Bakhita è una Santa del cuore,
dell’amore, della generosità, della purezza. Quello che mi piace di lei è che il suo
messaggio non è inarrivabile”.
Il cast, composto
da attori professionisti - tra i quali Stefania Rocca, Fabio Sartor, Francesco Salvi
- vede, nei panni di suor Bakhita, Fatou Kine Boye, una ragazza
senegalese alla sua prima esperienza cinematografica, che nella vita lavora come commessa
in un negozio romano:
“Il preparare il ruolo di santa
Giuseppina Bakhita, mi ha insegnato davvero l’umiltà che lei aveva, la sua semplicità,
il perdono e la voglia di aiutare”.
Storie, dunque, che
fanno riflettere, realtà che presentano un’altra prospettiva, fatta di fede, amore
e solidarietà.