Il cardinale patriarca di Lisbona, José Policarpo, visita l’Istituto portoghese
di oncologia
In occasione della visita pastorale per la commemorazione dei 50 anni della parrocchia
di S. Domingos de Benfica, il cardinale patriarca di Lisbona, il cardinale José Policarpo,
si è recato in visita all'Istituto portoghese di oncologia (Ipo). Presiedendo la celebrazione
eucaristica, come riferito dall’agenzia SIR, il porporato ha richiamato l'attenzione
dei malati e del personale sanitario sull'importanza di attribuire un nuovo significato
al dolore: "Dobbiamo aver sempre presente la sofferenza e pregare per tutte le persone
che lavorano in questo luogo e hanno un ruolo decisivo nel tentativo di alleviare
il dolore degli esseri umani". Rilevando l'importanza della presenza e della formazione
dei mediatori religiosi, ha aggiunto: "La Chiesa deve stare in mezzo agli uomini,
ascoltare i loro problemi, condividere la sofferenza, la speranza, la debolezza della
malattia e il desiderio di vivere delle persone per consegnare tutto ciò nelle mani
di Dio". "Questo periodo quaresimale e la Pasqua - ha continuato il cardinale Policarpo
- devono costituire un momento di passaggio dalla normalità alla coscienza di una
maggiore profondità di vita". All’interno dell’Ipo, operano i cappellani, padre Arlindo
de Lima Marinho e padre Adelino de Ornelas, che offrono sostegno spirituale a circa
11 mila pazienti: "Cerchiamo di far sì - afferma padre Marinho - che ogni sofferente
ritrovi, attraverso il nostro aiuto, un motivo di speranza e di recupero totale della
propria esistenza, sia fisica, sia spirituale". "La società - ha continuato - cerca
di impedire la ricerca di altre prospettive che aiutino a superare il dolore e la
fragilità umana che la malattia oncologica produce”. “Noi cappellani - ha concluso
padre Marinho - cerchiamo di essere nient’altro che ‘ponti’, perché ciascun ammalato
possa percepire un'altra dimensione della sofferenza e trovare la strada per giungere
a Dio". (I. P.)