Costruire sulla fiducia: l'editoriale di padre Lombardi
Negli Stati Uniti nel mese di marzo sono stati persi oltre 660 mila posti di lavoro,
con un tasso di disoccupazione salito all’8,5%. Dall’inizio della recessione, ovvero
dalla fine del 2007, sono più di 5 milioni gli statunitensi che hanno perso il lavoro.
I provvedimenti presi al recente vertice del G20 a Londra, con lo stanziamento di
nuovi fondi per le economie in difficoltà, la decisione di mettere fine ai paradisi
fiscali e imporre nuove regole ai mercati finanziari, mirano a contrastare la crisi
mondiale. Con l’auspicio che non siano dimenticati i Paesi più poveri. Ascoltiamo
in proposito l’editoriale di padre Federico Lombardi per “Octava dies”, il
settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
“La fattiva
fiducia nell’uomo, soprattutto la fiducia negli uomini e nelle donne più povere, sarà
la prova che veramente si vuole uscire dalla crisi senza esclusioni e che si vuole
evitare decisamente il ripetersi di situazioni simili a quelle che oggi ci tocca vivere”.
Così ha scritto il Papa al Primo Ministro inglese Gordon Brown alla vigilia del G20
di Londra appena concluso. Di ritorno dall’Africa, Benedetto XVI porta negli occhi
e nel cuore i problemi drammatici e la povertà di quel continente, ma anche la volontà
di vivere e la speranza di riscatto dei suoi abitanti, e ammonisce i ricchi che non
devono e non possono costruire il futuro senza tener conto dei poveri.
Ma
il punto cruciale è individuare il fondamento da cui ricominciare a edificare un ordine
mondiale giusto, solidale, stabile. “L’unico fondamento vero e solido è la fiducia
nell’uomo”, scrive il Papa. Non più dunque una fiducia cieca nella finanza, nel commercio
o nei sistemi di produzione, priva di solidi riferimenti etici, ma una economia che
porta proprio “dentro” di sé la consapevolezza della dignità di tutte le persone umane
e della sua responsabilità di servire il loro sviluppo integrale.
Tutti
vogliamo uscire dalla crisi attuale, ma sarebbe illusorio pensare di uscirne lasciando
al margine chi ne soffre di più e che ha oggi una voce più debole, ma può offrire
moltissimo per il futuro della famiglia umana. Lottare per eliminare la povertà estrema
e così liberare la vera ricchezza del mondo: le creature di Dio, fatte a sua immagine.
Questa è la priorità più degna di essere perseguita da chi guida oggi le sorti del
nostro mondo.