Padre Lombardi: stupore per la risoluzione del parlamento belga sul Papa
I vescovi del Belgio hanno espresso il proprio “rammarico” per la risoluzione approvata
ieri dalla Camera dei deputati del Paese che definisce “inaccettabili” le recenti
dichiarazioni del Papa riguardo alla lotta all’Aids. In una nota diffusa oggi, i presuli
affermano il proprio rispetto per il “carattere democratico” della decisione, ma sottolineano
che “non tiene conto di ciò che Benedetto XVI ha realmente voluto esprimere”: e cioè
che “senza una educazione alla responsabilità sessuale, gli altri mezzi di prevenzione
resteranno deficitari”. “Ci auguriamo – affermano i vescovi belgi - che con l'avvicinarsi
della Pasqua, la polemica emotiva possa smorzarsi. Ciò di cui il nostro Paese e l'Africa
hanno bisogno è una riflessione serena su tutti i mezzi da mettere in campo per frenare
l'epidemia dell'Aids". Ma ascoltiamo una riflessione del nostro direttore padre
Federico Lombardi:
“La risoluzione
approvata dalla Camera dei deputati belga suscita stupore, dato che in ogni Paese
democratico appare ovvia la libertà del Santo Padre e della Chiesa cattolica di esprimere
le proprie posizioni e linee di azione su argomenti che hanno evidente attinenza con
la visione della persona umana e della sua responsabilità morale, con le prospettive
di impegno educativo e formativo delle persone, con il servizio di cura dei malati
e dei sofferenti. La grande tradizione ed esperienza della Chiesa nel campo formativo
e in quello sanitario, in particolare anche nei Paesi più poveri, è così evidente
da non aver bisogno di dimostrazioni o commenti. Viene anche da domandarsi se le posizioni
del Santo Padre siano state considerate con sufficiente attenzione e serietà, o piuttosto
attraverso il filtro non obiettivo ed equilibrato di echi nei media occidentali”.